Le batterie ad aria ora sono realtà: mai più ricarica o panico da device scarico

enzima che ricarica betterie
Un device Apple in fase di ricarica – iPaddisti.it

Uno dei maggiori incubi dei possessori di dispositivi elettrici è la batteria scarica, questa paura però potrebbe sparire presto grazie ad una scoperta incredibile avvenuta in Australia.

Il team di ricercatori ha trovato quella che sarà probabilmente la soluzione definitiva per le batterie, infatti dai risultati sembrerebbe che si possa produrre energia pulita per ricaricare i device tramite l’utilizzo di un semplice enzima.

Lo studio effettuato dall’altra parte del mondo è stato pubblicato sul Nature ed al suo interno è possibile conoscere tutte le caratteristiche di questo enzima molto presente nei batteri presenti nel terreno, il quale utilizza piccole quantità di idrogeno per generare corrente elettrica, dando moltissime speranze per il futuro dell’uomo.

L’energia elettrica pulita che si potrebbe ricavare da questa scoperta è tendenzialmente infinita, infatti l’enzima riesce a trasformare l’idrogeno in energia anche se viene posto in condizioni piuttosto aggressive, arrivando per esempio a temperature oltre gli 80 gradi o che vanno ben al di sotto dello 0.

L’enzima scoperto prende il nome di Huc ed è stato scoperto tramite l’uso di un microscopio di ultima generazione chiamato cryo-EM, con il quale i ricercatori sono riusciti a conoscere la sua struttura atomica ed il processo di trasformazione dell’idrogeno presente nell’aria in energia, utilizzando anche una tecnica scientifica chiamata elettrochimica.

Batterie sempre cariche grazie all’aria, i risultati dello studio

Gli esperti coinvolti nello studio (il Dottor Rhys Grinter, lo studente Ashleigh Kropp ed il professore del Monash Univevrsity Biomedicine Discovery Institute, Chris Greening) erano a conoscenza dell’esistenza di questa tipologia di enzimi, tuttavia nessuno era ancora riuscito a capire come potessero trasformare l’aria in “batterie portatili”. Il Dottor Grinter ha affermato: “Huc è straordinariamente efficiente, a differenza di altri enzimi conosciuti riesce anche a consumare l’idrogeno al di sotto del livello atmosferico, appena lo 0.00005% dell’aria che noi respiriamo”.

scoperta di un enzima al microscopio
Studio del comportamento degli enzimi – iPaddisti.it

Questa scoperta, benché sia appena ai primi stadi, potrebbe portare alla creazione di dispositivi alimentati tramite l’utilizzo dell’aria, andando addirittura a sostituire quelli che prendono energia dai raggi solari. L’utilizzo di Huc per la produzione di energia potrebbe essere una vera rivoluzione per il mondo moderno in quanto non solo è estremamente produttivo ma è soprattutto ecosostenibile.

Il batterio che produce enzimi come Huc sono molto comuni e possono essere moltiplicati in enormi quantità, infatti per il dottor Grinter l’obiettivo principale è quello di aumentare gradualmente la produzione di enzimi in quanto: “una volta che si avrà Huc in quantità sufficienti l’unico limite per produrre energia pulita sarà il cielo”.