Ashkenazy: “L’iPad è il mio spartito”

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Il noto pianista russo Vovka Ashkenazy, insieme con il padre Vladimir, uno dei più grandi musicisti del ventesimo secolo, ha avviato un’interessante campagna pro iPad: il tablet si è trasformato nello spartito del duo del pianoforte, fornendo loro un sistema touch che mai avrebbero immaginato per la musica. È l’incontro tra nuova tecnologia e musica classica quello avvenuto a Chianciano Terme giovedì sera.

“Le scrivevo a computer poi mi sono reso conto di poterle mettere come pdf sull’iPad: per tutte le composizioni che sono coperte da diritti e sono scaricabili da internet, ora io uso il tablet della Apple.”

Ashkenazy infatti ha usato l’iPad per tutto il concerto tranne per quando ha dovuto suonare la Suite numero 1 di Rachmaninov: il vantaggio è stato che, stando all’aperto, i fogli non sono volati.

L’intero concerto si è basato su pezzi di musica classica russa, in particolar modo dell’Ottocento, fino al biss su un pezzo di Schumann:

“Capolavori che rimarranno per sempre dei pilastri e insieme con l’iPad e la tecnologia di oggi continueremo a tenerli vivi nell’eredità della musica”.

Vovka, che di recente ha preferito dedicarsi alla direzione d’orchestra, presto avvierà una tournéé in Giappone e Corea e chissà che non possa tornare ad usare l’iPad come spartito.

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