Apple completa l’acquisizione di PrimeSense, la compagnia dietro il Kinect

primesense

[adrotate banner=”1″]

Dopo mesi di speculazioni e rumor insistenti, Apple ha confermato l’acquisto dell’azienda israeliana di sensori 3D Primesense, come riportato da AllThingsD. I primi rapporti hanno individuato i costi dell’acquisizione sostenuti dalla società di Cupertino intorno ai 300-350 milioni di dollari, ma il portale AllThingsD sostiene che la cifra corretta è più vicina ai 360 milioni e che, altresì, Apple non rivelerà mai i numeri corretti.

“Apple aquista aziende tecnologiche più piccole di volta in volta e generalmente non discutiamo dei nostri scopi o piani” ha detto un portavoce della società. Se avete l’impressione di aver già sentito queste parole siete nel giusto: è la linea tenuta da Apple in seguito ad ogni operazione di questo tipo.

Una volta risolto il giallo dell’acquisizione, smentita di recente persino dal CEO della compagnia israeliana finchè non è arrivato l’annuncio ufficiale, si solleva un’altra domanda: così vuole farci la società di Cupertino con la tecnologia che PrimeSense può mettere a disposizione?

Considerando che il lavoro di quest’ultimi ha prodotto il Kinect partendo dall’idea di un dispositivo che avrebbe dovuto cambiare il modo in cui le persone avrebbero interagito con i loro televisori, viene da pensare che Apple potrebbe finalmente essere pronta a lavorare su un prototipo di TV in grado di rivoluzionare completamente il settore, così come ha fatto l’iPhone in quello delle telecomunicazioni e l’iPad, creandone addirittura uno tutto nuovo.

In realtà, pensando in piccolo, è più probabile che la società di Cupertino voglia sfruttare la tecnologia Primesense per sviluppare un’interfaccia grafica basata sui movimenti del corpo: dopo l’introduzione del sensore per le impronte digitali TouchID sui nuovi iPhone 5S, quello di garantire una completa interazione tridimensionale con il proprio dispositivo potrebbe essere il nuovo obiettivo prefissato da Apple. Sperando che a rimetterci non siano le batterie dei nostri iPad e iPhone.

[adrotate banner=”2″]

[via]