Vita Aliena: scoperti nuovi pianeti e “zone” dello Spazio cosmico che posso ospitarla | Ora è caccia a ET

Pianeti che gravitano intorno a stelle nane M – www.iPaddisti.it

Lo studio pubblicato sull’Astronomical Journal evidenzia l’individuazione di zone dello spazio che potrebbero ospitare vita aliena, le quali meriterebbero ricerche più approfondite.

L’uomo non smette mai di continuare ad esplorare lo Spazio in cerca di forme di vita diverse da quelle del pianeta Terra. Se da una parte gli studi puntano ad un’espansione della presenza dell’uomo, proiettandola al di fuori del pianeta Terra, in vista di spedizioni su Marte e sulla Luna, dall’altra parte gli scienziati continuano le ricerche in merito alla vita extraterrestre, sempre più convinti che sarebbe egoistico e megalomane pensare di essere gli unici esseri nell’universo.

L’Università Ebraica di Gerusalemme è diventata così il luogo di una scoperta che potrebbe cambiare tutta la nostra comprensione degli esopianeti abitabili. Il professore Amri Wandel ha condotto una ricerca del tutto innovativa: un lavoro volto a capire cosa significhi zona ‘abitabile’, e quali siano queste zone sparse nello spazio cosmico che potrebbero ospitare vita differente da quella che conosciamo sul pianeta Terra.

La teoria delle zone abitabili tra stelle nane M, che cosa ci fa scoprire sulla possibile vita aliena

L’articolo è stato recentemente pubblicato sull’Astronomical Journal, si parla di una “Zona Riccioli d’Oro”, il nome dato a quella fascia che cinge le stelle in cui si pensa possa esserci acqua liquida in superficie, che possa quindi rendere possibile la vita.  Il professore Wandel ci invita a esplorare un nuovo elemento considerabile caratteristico di una zona abitabile, ovvero l’acqua liquida subglaciale.

Pianeti che gravitano intorno a stelle nane M – www.iPaddisti.it

L’aspetto più affascinante della sua ricerca è la possibilità di estendere la zona abitabile verso l’interno, specialmente per quei pianeti che gravitano intorno alle stelle nane di tipo M. Il professore infatti ha ipotizzato esopianeti bloccati in un ‘abbraccio gravitazionale’ con le loro stelle nane come le migliori zone abitabili per vita extraterrestre. L’osservazione del vapore acqueo atmosferico su GJ 486 b, poi, e la presunta presenza di un oceano su K2-18b, riescono a dare anche un tocco di realismo a questa idea di narrazione cosmica senza prove alla mano.

Tutto ciò si presenterebbe come una vera e propria nuova visione di vita nello Spazio: se la zona abitabile delle stelle nane di tipo M è realmente più ampia di quanto pensavamo, ciò suggerisce che si dovrebbe approfondire le indagini proprio in quelle zone, concentrando le energie. Si tratta ovviamente ancora di una teoria che avrà bisogno di anni e anni di approfondimenti ma uno strato subglaciale in fusione offre comunque una prospettiva sulla vita e sulla longevità dell’acqua in questi ambienti.