Samsung Galaxy Note 3: benchmark della versione con chipset Exynos

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Come alcuni di voi già sapranno, il phablet Samsung Galaxy Note 3 è disponibile sul mercato mondiale in due differenti versioni: una basata sul chipset Qualcomm Snapdragon 800 quad core, e l’altra equipaggiata con il chipset proprietario Samsung Exynos con 8 core.

Incuriositi a riguardo, i colleghi del sito GSM Arena hanno effettuato una serie di test di entrambe le versioni, e i risultati finali sono senza dubbio molto interessanti.

I benchmark utilizzati sono stati i seguenti: Benchmark Pi, Linpack, Geekbench 3, AnTuTu 4, Quadrant, GLBenchmark 2.5 Egypt, GLBenchmark 2.7 T-Rex, Epic Citadel, Vellamo e SunSpider.

Nella maggior parte dei test, la versione che ha avuto la meglio è stata quella basata sul chipset Qualcomm Snapdragon 800 quad core. Come mai? C’è da dire che il chipset Exynos a 8 core sulla carta è più potente, tuttavia il sistema operativo Android non è ancora ottimizzato a dovere per funzionare bene su smartphone e tablet con CPU a 8 core. Per intenderci, appena adesso iniziano ad essere sfruttati i quad core.

Forse in futuro la situazione potrà migliorare leggermente per la versione con chipset Exynos, tuttavia i ragazzi di GSM Arena ci tengono a sottolineare come il modello basato sul Qualcomm Snapdragon 800 abbia un marcia in più grazie al supporto per la connettività di rete 4G LTE e la registrazione di video in formato Ultra HD 4K.

Vi ricordiamo che il nuovo phablet dell’azienda sud coreana è disponibile sul mercato italiano ad un prezzo suggerito di 729 euro IVA compresa nella versione con 16 GB di memoria flash interna (espandibile a piacimento attraverso lo slot microSD). La memoria RAM ammonta a 3 GB, il display touch è da 5.7 pollici con risoluzione di 1920 x 1080 pixel, la webcam frontale è da 2 Megapixel e la fotocamera posteriore ha un sensore da 13 Megapixel con flash LED, autofocus e HDR.

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