Office per iPad: forse ci siamo, ma incrociamo le dita (anche quelle dei piedi!)

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Torno dopo diversi mesi a parlare di un argomento che mi sta molto a cuore: Office per iPad, la più famosa serie di programmi Microsoft che avrebbe dovuto essere da tempo immemore anche sul nostro tablet ma di cui invece, nel 2014, ancora non abbiamo notizia. O meglio, come ogni primavera sembra che l'uscita della suite arriverà tra breve (come le rondini che tornano dall'Africa, insomma). Però stavolta le notizie sembrano più concrete, e per il giorno 27 Marzo è stata indetta una conferenza stampa dove sembra verrà presentata ufficialmente la versione di Office per iPad. Sembra, ovviamente.

Alcune informazioni ci è dato di saperle, intanto: l'app sarà una sola e non saranno tre separate alla “iWork”, un po' come funziona già sui terminali Windows Phone. Ovviamente sarà compatibile con iPad, anche se non sappiamo con quali modelli, e probabilmente ci sarà un interfacciamento con i servizi Cloud su cui Microsoft sta puntando molto; i programmi contenuti nella suite saranno probabilmente Word, Excel, PowerPoint e OneNote.

Il perché del titolo che ho dato all'articolo? Perché, non so se lo sapete, Office per iPhone è presente su App Store già da diversi mesi, ma è disponibile unicamente per quegli utenti che hanno sottoscritto un abbonamento al servizio Office 365: praticamente nessun utente “comune”, e quindi la presenza di questa app è passata decisamente in sordina.

Circolano voci per cui l'app per iPad non sarà poi molto differente: anche qui potremmo aver bisogno dell'abbonamento al servizio per utilizzare la suite, e questo ne limiterebbe molto l'utilità, probabilmente consentendoci di visualizzare i documenti ma non di modificarli e salvarli; una cosa assolutamente inutile, insomma. Rilasciare un'app così non avrebbe molto senso. Senso che invece avrebbe rilasciare un'app completamente utilizzabile ma limitata proprio nella funzione Cloud: in questo modo chi ne ha un bisogno sporadico la utilizzerebbe gratuitamente, chi usa Office in modo intensivo la utilizzerebbe a pagamento sottoscrivendo l'abbonamento.

Un po' quello che succede con DropBox, insomma: io non lo pago e utilizzo il poco spazio messo a disposizione gratuitamente. Chi lavora con DropBox o comunque ne ha molto bisogno investe tranquillamente del denaro per un servizio che utilizza. Se DropBox fosse stato unicamente a pagamento senza l'alternativa gratuita sicuramente non avrebbe avuto il successo che ha. E questo dovrebbe valere anche per Office.

Speriamo bene, quindi, che Microsoft sappia fornire un servizio utile a tutti, con qualche possibilità in più a chi vuole pagare. Incrociamo le dita, anche quelle dei piedi, quindi, perché Office per iPad il 27 venga finalmente annunciato e perché non sia un flop o un in-utility (per la maggior parte di noi) come la versione per iPhone. Ne riparliamo tra una settimana.

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