NASA: scoperta allarmante nel mantello del Sole, la sonda Parker per la prima volta cattura quello che succede | Intervenire sarà fondamnetale per l’Uomo

Sonda Nasa
La sonda Parker della NASA ha attraversato un fenomeno fisico eccezionale – ipaddisti.it

La sonda Parker Solar Probe della NASA ha viaggiato attraverso una delle più intense espulsioni di massa coronale del Sole il 5 settembre. Questo raro evento cosmico è stato catturato dalla tecnologia di imaging avanzata della sonda e la NASA ha raccolto le immagini risultanti in un filmato straordinario.

Il 5 settembre, la Parker Solar Probe della NASA stava eseguendo un passaggio ravvicinato attorno al Sole come parte della sua missione. Durante questo passaggio, la sonda ha riscontrato una massiccia espulsione di massa coronale (CME), una delle più potenti mai osservate. La NASA ha catturato l’evento con vividi dettagli e lo ha condiviso con il mondo tramite i social media, mostrando le straordinarie immagini di questo straordinario fenomeno spaziale.

Un nuovo e rivoluzionario strumento per lo studio del Sole sta navigando nell’universo all’interno del nostro Sistema Solare. La sonda Parker Solar Probe arriverà a soli 6 milioni di chilometri dalla superficie del Sole, consentendo un’osservazione diretta senza precedenti di questo fenomeno naturale. Le implicazioni di questa ricerca potrebbero essere di vasta portata, fornendo preziose informazioni sul funzionamento del nostro sistema solare e oltre.

La spedizione di Parker attraverso la CME sta facendo luce su un’ipotesi teorizzata circa vent’anni fa, riguardante l’interazione tra la colossale eruzione dallo strato esterno del Sole, nota come corona, e i detriti cosmici, con implicazioni significative per la previsione del tempo spaziale. L’impatto dei brillamenti solari sulla meteorologia spaziale è un fattore critico che mette in pericolo i satelliti, le tecnologie di comunicazione e navigazione, nonché le reti elettriche terrestri.

L’espulsione di massa coronale più documentata di sempre

Pertanto, è fondamentale comprendere le dinamiche di questo fenomeno per prevederne gli effetti e anticipare con precisione quando arriverà sulla Terra. Mentre osserviamo la vasta distesa di spazio sopra di noi, è facile dimenticare che l’universo pullula di particelle microscopiche invisibili a occhio nudo. Questi detriti cosmici, costituiti da minuscoli frammenti provenienti da corpi celesti come asteroidi, comete e persino pianeti, sono onnipresenti in tutto il sistema solare, pervadendo il tessuto stesso dello spazio.

Sonda Sole
I rilevamenti della sonda potranno fare luce su una teoria di qualche decennio fa – ipaddisti.it

Secondo recenti osservazioni, un’espulsione di massa coronale (CME) è stata in grado di spingere le particelle di polvere a una distanza di circa 9 milioni di chilometri dal Sole. Tuttavia, si è scoperto che la nube di polvere si è ricostituita rapidamente, a causa della polvere interplanetaria che è presente in tutto il sistema solare e fluttua costantemente intorno.