Lenti a contatto: ora non solo per chi ha problemi di vista, ma uno strumento per potenziare la razza Umana | Avrai le abilità di alcuni supereroi

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Lenti a contatto AI – www.iPaddisti.ti

La tecnologia fa passi da gigante giorno dopo giorno, dopo il miglioramento delle AI, gli occhiali intelligenti e i dispositivi smart, compaiono per la prima volta delle lenti a contatto intelligenti.

La produzione di questa idea rivoluzionaria ha avuto luogo nell’Università Tecnologica di Nanyang (NTU) a Singapore. Qui gli esperti sono riusciti a produrre una lente a contatto smart dotate di un incredibile potenziale.

I progetti in merito alle lenti smart erano già presenti sui tavoli degli scienziati, tuttavia l’aspetto che ha davvero strabiliato tutti riguarda la ricarica della minuscola batteria posta al loro interno, che viene alimentata con le lacrime grazie al loro potenziale di produzione d’energia elettrica.

Uno dei tanti limiti di questa tecnologia riguardava proprio la poca durata della batteria, la qualche per oggi motivi di dimensioni non potevano garantire grandi autonomie. L’idea di utilizzare le lacrime si è rivelata più che efficace, tanto che presto tutti potranno acquistare delle lenti smart con cui migliorare la propria vita sotto diversi aspetti.

Proprio come era previsto per gli occhiali intelligenti, le lenti a contatto di questo tipo possono aiutare le persone non solo a migliorare la visione di ciò che le circonda, ma possono anche fornire informazioni riguardo ciò che vedono o, ad esempio, rendere più chiara la visione notturna.

Lenti a contatto Smart, come funzionano e qual è il loro potenziale

Durante i test, il capo del progetto Lee Seok Woo insieme al suo team di ricerca è riuscito a creare una batteria (che misura meno di un millesimo di millimetro), alimentata direttamente con l’acqua e il glucosio presenti nelle lacrime.

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Occhio con lente a contatto – www.iPaddisti.it

Il prossimo ostacolo a cui bisognerà trovare una soluzione riguarda la durata della vita della batteria, la quale attualmente smette di funzionare correttamente dopo circa 200 ricariche. Yun Jeonghun, ricercatore della NTU ha commentato così:

“Il sistema di ricarica della batteria più comune per le lenti a contatto smart richiede elettrodi metallici nella lente, che sono dannosi se esposti all’occhio umano nudo. Nel frattempo, un’altra modalità di alimentazione delle lenti, la ricarica a induzione, richiede la presenza di una bobina all’interno della lente per trasmettere l’energia, proprio come il pad di ricarica wireless per gli smartphone. La nostra batteria a base di lacrime elimina le due potenziali preoccupazioni che questi due metodi pongono, liberando al contempo spazio per ulteriori innovazioni nello sviluppo di lenti a contatto intelligenti.”