IPTV e Pezzotto: staccate le prime multe da €5.000 con denuncia penale ai trasgressori | Ecco chi sono e come li stanno stanando

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Le autorità partono con delle multe salatissime nei confronti di chi utilizza o veicola la pirateria online – iPaddisti (depositphotos)

Partono le prime multe rivolte a coloro che utilizzano i servizi streaming di partite illegali. Guai in vista per i trasgressori.

Le autorità sono già partite con la sfilza di multe predisposte nei confronti degli utenti che utilizzano canali quali IPTV e pezzotto.

E’ una vera e propria guerra quella che nelle ultime settimane si sta consumando tra le autorità e le attività di pirateria online. In particolare, ad essere preso di mira sono coloro che veicolano servizi audiovisivi in maniera illegale.

E’ questa una piaga della società che si intende debellare da tanto tempo, ma ora le cose stanno gradualmente cambiando grazie ad una nuova strategia per la quale sono previste pesanti sanzioni.

Si parla di vere e proprie multe che partono dai 150 ai 5.000 euro e denunce penali anche nei confronti di coloro che vengono colti a guardare tali contenuti illegali.

Gravi conseguenze per i trasgressori

Secondo quanto affermato da Massimiliano Capitanio, commissario dell’AGCOM, il quale ha annunciato l’arrivo di multe molto salate per coloro che usufruiscono di materiale audiovisivo in maniera illegale. E tale provvedimento sembrerebbe andare ben oltre i canali IPTV, in realtà saranno perseguibili anche coloro che scaricano applicazioni dagli store di Android e Apple che riguardino la visione di partite in modo illegale. Questa misura, secondo il commissario è una tappa fondamentale quanto necessaria da compiere per iniziare questa lotta contro la pirateria. “Forse non è ancora chiaro che, a breve, arriveranno sanzioni da 150 a 5.000 euro, e questo, come per tutte le multe, è un passaggio che si vorrebbe evitare ma che si è resto necessario, anche perché chi fa business illegalmente sta facendo credere agli ignari utenti che non succederà nulla”. Conclude Massimiliano Capitanio.

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Addio per sempre ai servizi di streaming illegale – iPaddisti (depositphotos)

Lotta contro la pirateria in Europa

Questo particolare fenomeno, purtroppo, accomuna l’Italia con altri paesi dove è possibile ritrovare la medesima problematica, proprio come la Spagna. Nelle ultime ore, anche questo paese, si sta muovendo nella stessa direzione dell’Italia. Il Tribunale del Commercio di Barcellona ha infatti emanato un’ordinanza volta ad obbligare agli operatori di telefonia spagnoli a informare le autorità competenti a fornire alle autorità tutte le informazioni necessarie degli utenti considerati trasgressori. Saranno quindi gli operatori a dover fornire il nominativo della persona nonché l’indirizzo di abitazione e l’indirizzo IP che ha fornito i contenuti illegali. In questo caso, scoprire l’identità degli utenti potrebbe servire a bloccare il flusso di streaming illegale e arrivare a coloro che intendono far fortuna illegalmente.