Google Maps, Waze, Apple Mappe ed altri sono devastanti per il nostro cervello: Scienza lancia allarme salute | Se li usi così ti fai del male

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Un utilizzo sfrenato del GPS può essere dannoso per la nostra salute – ipaddisti.it

Le applicazioni che utilizziamo quotidianamente per orientarci possono portare gravi conseguenze sul nostro cervello. Usare Google Maps, Apple Mappe o qualsiasi altro programma potrebbe sembrare una pratica innocua. In realtà, alcuni studi hanno dimostrato che l’attività cerebrale risulta inibita nel momento in cui si fa affidamento su questo tipo di app: ovviamente, si parla delle zone cerebrali legate all’emissione dei segnali che avviene quando proviamo ad orientarci.

Fino a qualche tempo fa, per raggiungere un determinato luogo bisognava fare come si poteva. Il più delle volte questo portava a fermarsi spesso durante il tragitto per chiedere informazioni. Poi, come tutti ben sappiamo, gli sviluppi tecnologici hanno preso il sopravvento, offrendoci nuove soluzioni alternative. Gli smartphone non sono arrivati subito, però.

All’inizio c’erano le mappe di Google e, quando ancora la connessione a Internet dei nostri cellulari non era affidabile, si faceva affidamento sulla stampa delle indicazioni offerte da Big G. In questo modo, si aveva un tracciato da seguire fedelmente nel nostro percorso. Oggi le cose sono cambiate ancora di più. Lo sviluppo sull’ambito delle app per gli smartphone hanno dato vita a una serie di soluzioni che si possono facilmente seguire. Le applicazioni sono molte e tutte molto valide: c’è Waze, Google Maps, Apple Mappe, e chi più ne ha più ne metta.

Ogni tanto conviene staccare gli occhi dal GPS

Nella natura umana, il cervello si è evoluto per offrirci svariate possibilità. Il nostro “centro di comando” è ancora in larga parte sconosciuto. Ciò che si sa, però, è che alcune zone sono deputate a gestire determinate attività. Quando una di queste attività è chiamata in causa, le connessioni neurali si sforzano per lavorare e cercare strade per rafforzarsi. Da questo punto di vista, il cervello è un macchinario incredibile e affascinante. Ciò che invece non sempre consideriamo è che bisognerebbe mantenerlo allenato.

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Ogni tanto è bene staccarsi dal GPS e affidarsi alle proprie capacità di orientamento – ipaddisti.it

Uno studio, infatti, ha dimostrato che quando si fa troppo affidamento sulle applicazioni che ci guidano con il segnale GPS, le zone deputate a svolgere quel tipo di attività si spengono. Per questo motivo, non è conveniente utilizzare sempre applicazioni per questo scopo. Ogni tanto, è consigliabile provare ad orientarsi da soli, magari quando si effettuano brevi tratti o percorsi che non presentano gradi di difficoltà troppo elevati. E poi, c’è sempre la vecchia soluzione: basta chiedere informazioni ai passanti.