Bollette ogni 28 giorni: dopo la sentenza irrevocabile ora scatta la corsa ai rimborsi | Se hai questi requisiti ti dovranno tornare indietro tantissimi soldi

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Arriva la decisione definitiva: la fatturazione a 28 giorni verrà per sempre eliminata – iPaddisti (depositphotos)

Fatturazione e pagamento bollette a 28 giorni: l’incubo dei contribuenti finisce qui. Si è arrivati ad una decisione finale.

Dopo tanti sforzi, gli utenti potranno finalmente ottenere il rimborso derivante dalla fatturazione a 28 giorni che i gestori di telefonia hanno inserito diversi anni fa.

È ora del rimborso! In molti aspettavano questo momento e, non possiamo dirvi altro che è arrivato e che finalmente i contribuenti potranno riavere indietro i propri soldi. Ma facciamo un passo indietro.

Nell’ormai lontano 2017, diversi gestori di telefonia come Tim, Vodafone, Fastweb e WindTre, avevano introdotto una nuova pratica, ovvero la fatturazione a 28 giorni. Ciò comportava il dover pagare una mensilità in più all’anno.

Una vera e propria pratica illegale, fatta passare per comune. Ma, a seguito di varie battaglie legali, finalmente possiamo dire che gli utenti potranno ricevere tutto ciò che hanno pagato in eccedenza.

Fine della fatturazione a 28 giorni

Forse questo è stato tra i più lunghi percorsi legali che, però, ha poi portato ai risultati sperati. Dopo anni di battaglie, la Corte di Cassazione ha emesso sentenza definitiva e respinto tutti i ricorsi di TIM, confermando le multe inflitte dall’AGCOM. Finalmente i contribuenti potranno ricevere il rimborso di tutto ciò che hanno dato agli operatori in eccesso. Le modalità di rimborso saranno varie e cambieranno da gestore a gestore. Vi sono in particolare due opzioni di rimborso:

  • diretto: gli utenti potranno richiedere il rimborso dell’importo pagato indebitamente;
  • aggiunta di servizi: oltre il rimborso diretto, gli utenti potranno scegliere di poter usufruire con sconto, di determinati servizi (es. accesso a servizi Premium).
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Modalità di rimborso degli importi versati in eccedenza – iPaddisti (depositphotos)

Richiesta del rimborso diretto agli operatori: come funziona?

Nelle prossime righe vi mostreremo come richiedere il rimborso ai diversi operatori, mostrandovi tutte le modalità possibili.

  • TIM: Chi è ancora cliente potrà chiamare il 187 o accedere all’app MyTim alla sezione “chiarimento sui costi” e, successivamente, “rimborso fatturazione a 28 giorni”. Per gli ex clienti invece, bisognerà contattare il 187 e richiedere il rimborso. Tutta la documentazione potrà essere inviata tramite PEC all’indirizzo telecomitalia@pec.telecomitalia.it oppure, scegliendo il mezzo della raccomandata all’indirizzo: Servizio Clienti Fisso Casella Postale 111, 0054 Fiumicino (RM);
  • Vodafone: In questo caso, i clienti attuali potranno richiedere il rimborso direttamente sulla pagina Internet ufficiale. Per gli ex clienti invece sarà previsto l’invio di una raccomandata o una PEC all’indirizzo servizioclienti@vodafone.pec, indicando nell’oggetto: “Causale – Rimborso fatturazione 28 giorni cliente disattivo”. Se si sceglie come mezzo la raccomandata postale, la casella postale sarà 190-10015 IVREA;
  • Fastweb: Per i clienti attuali si potrà accedere all’app MyFastweb e selezionare l’opzione di rimborso desiderata. Per gli ex clienti invece si potrà avviare la procedura tramite piattaforma conciliaweb.agcom.it e inoltrare la richiesta;
  • Wind Tre: Per i clienti attuali, la procedura sarà accadere all’area clienti e controllare tutte le opzioni disponibili per il rimborso. Per gli ex clienti, invece, si potrà richiedere il rimborso di un importo pari ai corrispettivi pagato in eccedenza all’indirizzo PEC servizioclienti159@pec.windtre.it oppure una raccomandata all’indirizzo WINDTRE S.p.A CD MILANO RECAPITO BAGGIO, casella postale 159, 20152 Milano.