Apple Music cancella 122 GB di brani dal Mac di un musicista… Succede, facciamo attenzione!

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Una notizia riportata in questi giorni ci ha fatto conoscere la sfortunata storia di un musicista che utilizzava in Mac per lavorare, per la precisione per produrre brani e che si è visto cancellare, dal proprio computer, una serie di brani a causa di Apple Music. Tra questi 122 GB di dati c'erano anche alcuni suoi inediti.

Il musicista, James Pinkstone, chiaramente, e perdonatemi il termine poco professionale, è inc… nero. Ed ha anche ragione.

Perché ciò che è successo è stato fondamentalmente una funzione di Apple Music che, in pratica, con la scusa di “liberare spazio” rimuove tutto il contenuto musicale dell'hard disk, perché tanto è tutto su Apple Music; il problema è che cancella alcuni brani che possono essere magari arrivati da qualche altra parte, o non trovarsi sul servizio online di Apple.

E questo problema del cloud, cosa che peraltro mi ha spinto a scrivere questo articolo, è successa anche a me qualche anno fa, non con la musica ed Apple Music ma con Pages ed iCloud. In pratica, avevo dei file su Pages sull'iPad, ho attivato iCloud per curiosità, poi usando iWork su iCloud ho cancellato tre documenti pensando che tanto li avevo in locale sull'iPad… Beh, li ha cancellati anche da lì. Facendomi perdere un'oretta e mezzo di lavoro, cosa che fa girare le scatole non poco.

Per me, non ho più attivato iCloud, cosa che peraltro sconsiglio di fare a chi ancora non lo utilizzi, ma ciò che è importante è che quando si utilizza questo tipo di servizi, i servizi online, dobbiamo sempre ricordare che le nostre cose non sono più qui, non le abbiamo più noi… Sono lì, su un server in giro per il mondo che non sappiamo nemmeno dove sia!

Non abbiamo più le nostre foto, il nostro lavoro, la nostra musica, che sono da qualche parte, che non sappiamo dov'è, e di questo spesso non ci rendiamo conto quando facciamo una copia di backup su Dropbox o simili.

Il caso del musicista è diverso, perché si tratta di una funzione di Apple Music che “prende troppo il potere” (problema peraltro confermato anche da Apple stessa proprio ieri) rispetto a quanto dovrebbe fare, cancellando la libreria musicale dell'utente indipendentemente dai brani che ha; in ogni caso, spesso i servizi cloud si arrogano il diritto di fare un po' come vogliono, e se 99 volte non succede nulla c'è quell'unica volta in cui si prende…

Insomma, se volete un consiglio spassionato, il vecchio backup su supporto fisico non è da sottovalutare, per nulla: perché anche se potrebbe non sembrare anche i servizi online hanno dei lati oscuri. Io ne ho fatto le spese (poco) un po' di tempo fa, il musicista molto più di me e probabilmente di tutti noi.

Ma bisogna sempre pensare che i servizi cloud non sono oro colato.

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