Apple denunciata per abuso sul brevetto di Facetime

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I problemi legati ai brevetti sono sempre alla portata della quotidianità. La Apple ora si ritrova a dover replicare anche a una piccola azienda, la patent troll, che denota una violazione per la tecnologia di Facetime e iMessage, due delle applicazioni più utilizzate dall’utenza Apple. Entrambi i brevetti sarebbero legati a un deposito avvenuto nello scorso 2006, quindi sei anni fa, da parte dell’azienda in questione e poi ripresi, illegalmente, dall’azienda di Cupertino. Per la messaggistica istantanea e per la gestione delle videochiamate, quindi, c’è da risolvere un problema decisamente più ampio.

Indubbiamente si potrebbe anche pensare a una denuncia voluta, con l’intenzione di prendere la Apple come bersaglio per puntare a un risarcimento importante o, eventualmente, a una buona campagna pubblicitaria, nata proprio dalla volontà di infastidire l’azienda della Mela. Utilizzando delle tecnologie di grande importanza e diffusione, sembra anche abbastanza facile trovare brevetti antecedenti che magari, anche involontariamente, l’azienda è riuscita a violare, senza alcun dolo. Resta tutto da analizzare quindi le reali intenzioni della patent troll, il cui nome fa già intendere tutto essendo il troll, propriamente, qualcuno che agisce in maniera irritante e provocatoria.

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