Anche Nintendo indaga sulla condizione di Foxconn

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Vi abbiamo parlato nella giornata di ieri della problematica legata alla Foxconn e al suo lavoro minorile in alcune fabbrica di produzione dell’iPad. A scoprire tutto un giornalista infiltrato, che, fattosi assumere, ha potuto constatare da vicino le condizioni dell’azienda cinese, la più famosa produttrice di dispositivi elettronici. Dopo l’inchiesta era abbastanza scontato che tutte le aziende che hanno affidato alla Foxconn lo sviluppo dei propri prodotti lanciassero un’indagine approfondita.

È il caso di Nintendo, che sta facendo assemblare il Wii U proprio nella Foxconn, e che ha deciso di svolgere un’indagine portata avanti proprio dai propri dipendenti per fare chiarezza sulla situazione lavorativa della fabbrica. Nel caso in cui dovessero venir fuori delle violazioni Nintendo chiederà immediatamente il cambio delle pratiche lavorative, così da rientrare nei ranghi della legalità prevista delle leggi che normativizzano il contratto d’opera. Una minaccia comunque tardiva da parte del colosso giapponese: non è certo recente la scoperta di una condizione lavorativa di così basso conto in Cina, ma probabilmente ora tutti si sono sentiti obbligati nel fare qualcosa. Che sia pronta anche Apple a intervenire quanto prima per testare con mano la problematica Foxconn? Soprattutto dopo aver contribuito alla miglioria del salario.

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