Wikipedia nasconde un oscuro segreto, non è davvero l’enciclopedia libera che tutti crediamo | Eccone la prova

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Wikipedia – www.iPaddisti.it

L’enciclopedia online Wikipedia è diventata una delle principali fonti di informazione per molte persone, tanto che viene spesso citata come prima fonte da motori di ricerca come Google.
Riguardo il suo funzionamento però, emergono diverse preoccupazioni, in particolare riguardo la gestione delle informazioni presenti sull’enciclopedia e le scelte degli autori, quasi sempre anonimi.

Marco Camisani Calzolari, noto divulgatore tecnologico, ha sollevato dubbi sulla trasparenza e l’indipendenza di Wikipedia, rilasciando un’intervista molto esplicativa. Secondo lui infatti l’enciclopedia è amministrata da un numero molto limitato di volontari che operano nell’anonimato, i quali decidono cosa le persone possono leggere e cosa è meglio che non appaia nell’enciclopedia.

Questa situazione aumenta i già noti interrogativi sulla legittimità delle scelte fatte dagli amministratori, poiché la mancanza di trasparenza può portare a decisioni influenzate da preferenze personali o da interessi particolari.

Il divulgatore tecnologico ha dichiarato di aver tentato di creare una pagina su Wikipedia in italiano che gli è stata negata dagli amministratori e, secondo quanto riferito, gli è stato detto che la sua voce sarebbe stata approvata solo se avesse raggiunto il livello di fama di un Papa o di un vincitore del Nobel.

Wikipedia, l’enciclopedia non tanto libera

Wikipedia e la Wikimedia Foundation che la sovrintende sembrano mancare di un meccanismo di responsabilità e ciò porta a una situazione in cui nessuno è responsabile delle decisioni prese e nessuno può imporre regole o garantire trasparenza. Il divulgatore ha evidenziato che, sebbene gli autori delle voci siano responsabili per i loro contenuti, gli amministratori anonimi esercitano un notevole potere decisionale sulla pubblicazione dei contenuti.

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Amministratori anonimi – www.iPaddisti.it (fonte: freepik)

Il problema principale sembra essere più specifico nella versione italiana di Wikipedia, qui gli amministratori si autoeleggono e prendono decisioni basate sulle proprie simpatie personali e creano un ambiente in cui poche persone anonime decidono cosa viene pubblicato e cosa viene censurato. Il divulgatore ha notato che però ha anche avuto difficoltà anche ad ottenere una pagina su Wikipedia in inglese.

Questa intervista ha evidenziato un’importante questione sul chi decide cosa deve essere cancellato e cosa deve rimanere su Wikipedia e, sebbene l’intelligenza artificiale sia spesso oggetto di discussione per i potenziali rischi per la democrazia, il divulgatore ha sottolineato che è altrettanto importante indagare su chi ha il potere di decidere cosa deve apparire nell’enciclopedia. Per cercare di risolvere il problema ha poi proposto che venga condotta un’indagine da enti competenti, come la magistratura o l’Autorità per le comunicazioni, per far emergere la reale identità degli amministratori e capire i criteri che portano alla scelta, alla redazione, revisione e pubblicazione dei contenuti.