Whatsapp spiega come funzioneranno gli account aziendali

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Uno dei problemi che Facebook si è trovato ad affrontare dopo l’azquisizione miliardaria di Whatsapp è stato come monetizzare questa piattaforma, che anche se è la più utilizzata per la messaggistica istantanea non genera soldi, allo stato attuale delle cose.

Una delle idee, che sembra essere quella definitiva anche se potrà essere affiancata da altre, sono gli account aziendali: si darebbe in pratica la possibilità alle aziende di poter comunicare direttamente con i clienti, ad esempio con un servizio di assistenza. La cosa sarebbe comoda soprattutto perché più operatori potrebbero usare lo stesso account aziendale, e ovviamente il servizio, per l’azienda, sarebbe a pagamento in modo da rimpinguare le casse di Facebook.

Per adesso è partita una sperimentazione, limitata a pochissime aziende, del nuovo servizio.

Per un utente in pratica sarà impossibile confondere un account non aziendale con uno aziendale, perché questo si oresenterà sempre con una V verde, simbolo simile al “verificato” che già troviamo su Facebook; inoltre, i messaggi che vengono mandati dalle aziende, in risposta magari alle richieste degli utenti, sono di colore giallo e si distinguono subito, a colpo d’occhio, dai messaggi privati che arrivano normalmente.

La paura più grande, naturalmente, è quella dello spam: a seconda del costo che avrà questo tipo di servizio, le aziende potrebbero iniziare a mandare pubblicità di ogni tipo, per cui ad un certo punto gli utenti toglierebbero la conversazione e l’azienda lascerebbe il servizio, tornando così al punto di partenza.

Si tratta di uno dei tanti problemi da risolvere per questo servizio, che probabilmente impiegherà ancora molto tempo ad essere reso pubblico. Si parla infatti di una pubblicazione definitiva nel 2018, quindi molto in avanti con i tempi, per vedere finalmente se questo sistema funzionerà o meno; per adesso, quindi, possiamo stare tranquilli sul fatto che il sistema di messaggistica più utilizzato rimarrà come lo conosciamo oggi.

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