Tim Cook al White House Cybersecurity Summit: «Apple vende prodotti, non dati sensibili»

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Tim Cook, CEO di Apple, è stato alla White House Summit on Cybersecurity and Consumer Protection, conferenza tenutasi alla Casa Bianca circa la sicurezza sul web per l’utenza e il consumatore ai giorni d’oggi. Dieci minuti di intervento intorno alle undici del mattino, orario del Pacifico. L’evento, che è stato trasmesso in streaming anche su MacRumors, ha permesso alla prima carica dell’azienda di Cupertino di discutere ampiamente dei vari aspetti fondamentali circa la sicurezza e la salvaguardia della privacy degli utenti.

Durante il proprio discorso al Summit, Tim Cook si è ovviamente focalizzato su quelle che sono le attività di protezione di Apple nei confronti della privacy dei suoi utenti, sottolineando che l’azienda della Mela riesce a guadagnare e a monetizzare la propria attività vendendo prodotti, device, non i dati sensibili dei suoi clienti ad altre aziende. «I nostri clienti credono in noi, in tutto ciò che facciamo – ha detto Cook – spendiamo moltissimo tempo a guadagnarci il rispetto e la fiducia. La privacy e la sicurezza sono inserite all’interno di tutti i servizi e i prodotti. Abbiamo alzato gli standard dell’industria e siamo molto fieri di questo risultato».

Apple Pay è stato il punto focale del discorso di Tim Cook, che ha portato come esempio la sicurezza offerta dal sistema, al quale bisogna affidare le proprie carte di credito. Ancora una volta ha poi parlato di dati sensibili collegati, per l’appunto, a quelle che sono le fonti di guadagno e di sostentamento di Apple Pay, annunciando anche una partnership con il governo federale che da settembre adotterà il sistema NFC dell’azienda di Cupertino per alcune transazioni collegate ad attività governative. «La storia ci ha insegnato che sacrificare la nostra privacy ha delle conseguenze: dobbiamo perseguire la giusta strada».

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