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Ti pagano per usare ChatGPT: guadagna 20.000 euro in un solo colpo con questo comando nascosto

OpenAI cerca specialisti per trovare i bug – www.iPaddisti.it

La ricerca al bug ora viene pagata anche da OpenAI, l’azienda che ha sviluppato Dall-E2 ed il ben più noto ChatGPT, il chatbot ancora bannato in Italia.

Cercare bug generalmente è il lavoro degli sviluppatori dipendenti tuttavia OpenAI ha deciso di premiare chiunque riesca a scovare problematiche più o meno gravi, ricevendo in cambio un assegno che può raggiungere cifre piuttosto importanti.

L’iniziativa è stata fondata nientemeno che da Elon Musk, il miliardario sudafricano che è attualmente a capo di Tesla, SpaceX e Twitter. La richiesta della startup è molto semplice: trovare quanti più bug possibili sui servizi di OpenAI. Tutto ciò che bisogna fare quindi è “smanettare” alla ricerca di errori, problemi e soprattutto falle nella sicurezza.

I servizi interessati da questa ricerca sono il sito di OpenAI, ChatGPT e le API di OpenAI e attualmente le taglie sono aperte a tutti, a curiosi, a programmatori ed agli hacker etici, che impiegano le loro conoscenze per migliorare la sicurezza di un sito o di un software senza compiere atti illegali.

Dall’Italia purtroppo ChatGPT non è ancora accessibile, nonostante sia attualmente al vaglio la possibilità di tornare attiva infatti bisognerà aspettare obbligatoriamente la decisione del Garante della Privacy. Chiunque voglia partecipare alla ricerca dei bug però sicuramente saprà trovare un’escamotage, come ad esempio l’utilizzo di una VPN.

Come guadagnare fino a 20mila dollari con OpenAI

L’intera iniziativa è gestita da BugCrowd e proprio qui si trova l’annuncio inserito dall’azienda di Intelligenza Artificiale più chiacchierata degli ultimi mesi. I compensi assegnati per ogni bug scoperto sono molto interessanti in quanto partono da un minimo di 200 dollari e raggiungono la somma totale di 20mila dollari, quasi uno stipendio annuale medio in Italia.

Ricerca bug per OpenAI – www.iPaddisti.it (fonte: freepik)

L’importo del compenso ovviamente si basa sulla gravità del bug che, una volta mandato in esame, verrà esaminato e valutato attentamente dal team di sviluppatori, prima di trovare la giusta somma da assegnare. La validazione avviene in appena 15 ore per il 75% dei report inviati ed attualmente sono stati già trovati 29 bug con un pagamento medio di 694 dollari.

Per ora sono 1745 i partecipanti alla startup, i quali possono operare in quasi totale libertà grazie al patto concordato con OpenAI secondo il quale sono autorizzati  praticamente tutti i tentativi di hacking nei loro confronti, senza che poi OpenAI perseguiti penalmente i concorrenti. Per partecipare è sufficiente visitare la pagina di BugCrowd dedicata all’iniziativa e cominciare a cercare.

Published by
Claudia Brignone