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Smetti di consumare energia ed inizia a produrla, lo stanno facendo tutti, i guadagni sono assurdi: ecco dove conviene

La Global Electricity Review ha raccolto dati molto positivi sull’impiego delle fonti pulite per la produzione di energia elettrica – ipaddisti.it

L’energia pulita è sempre più disponibile nel mondo: i dati sul 2022 lasciano intendere che si tratti di un record per la quantità prodotta. A raccogliere ed elaborare questi dati ci ha pensato la Global Electricty Review, analizzando le statistiche relative a 78 Paesi in giro per il mondo.

Negli ultimi decenni abbiamo assistito a un aumento dell’interesse nei confronti delle tematiche relative al rispetto per l’ambiente. L’impatto delle azioni umane sugli ecosistemi è già evidente: la qualità dell’aria è pessima in molte aree del pianeta, isole di plastica galleggiano nell’oceano e gli eventi metereologici diventano sempre più estremi. La desertificazione, poi, sta creando veri e propri problemi sociali che, nei prossimi anni, si tradurranno in migrazioni sempre più accentuate.

Non sappiamo se il punto di non ritorno è già stato superato o meno. Quello che conta è che si deve intensificare a tutti i costi lo sforzo per evitare di fare affidamento su forme di energia palesemente inquinanti, come i combustibili fossili. Proprio su questo verte l’ultimo studio effettuato dal think tank Ember tramite la Global Electricity Review. Raccogliendo dati da 78 Paesi in giro per il mondo, infatti, è saltato fuori qualcosa di molto interessante: il 2022 è stato un anno record per quanto riguarda la produzione di energia elettrica da fonti pulite.

Aumenta la produzione dell’energia pulita in tutto il mondo

Dati alla mano il 39% della produzione mondiale di energia elettrica è derivata da fonti pulite, così come dal nucleare e dall’idroelettrico. Il trend è più che positivo, e lascia ben sperare nei confronti del 2023, che potrebbe vedere un altro record infranto: non si è mai fatto così tanto affidamento sull’energia rinnovabile. Il solare ha compiuto un importante balzo in avanti, confermando comunque un incremento costante da quasi due decenni: l’anno scorso ha segnato +24% rispetto al 2021.

I dati confortanti ci indicano che non bisogna allentare lo sforzo intrapreso in molti Paesi del mondo – ipaddisti.it

L’eolico invece è avanzato del 17%. Considerando il mix elettrico globale, vento e raggi solari sono stati responsabili del 12% di produzione in totale. Non tutti i dati sono confortanti: le emissioni di carbonio, infatti, sono aumentate dell’1,3%. D’altro canto l’incremento è piccolo rispetto agli aumenti registrati nei settori più puliti della produzione energetica. Qui in Europa, sempre secondo la Global Electricity Review, la transizione è molto più rapida rispetto ad altre aree geografiche. Il prossimo obiettivo è la riduzione del 20% di affidamento sui combustibili fossili nel corso del 2023.

Published by
Domenico Rossi