Scott Forstall, dal fallimento di Maps al processo Apple vs. Samsung

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Del processo Apple contro Samsung quasi non si parlava più, ma per il sollazzo dei rotocalchi finalmente se ne torna a discutere tirando in ballo la partecipazione, nel ruolo di testimone, di Phil Schiller, Senior Vice Presidente del Worldwide Marketing di Apple. Insieme con lui ci dovrebbe essere anche l’ex capo della sezione iOS di Apple, ovvero Scott Forstall. Questi non rilascia dichiarazioni pubbliche dal 29 ottobre del 2012, quindi dalla debacle chiamata Apple Maps, che gli costò anche la carriera a Cupertino.

La conferma per quanto riguarda Schiller arriva da PCMag, che appunto riporta: «Mr. Schiller sarà chiamato a testimoniare per quanto riguarda il design, lo sviluppo, la promozione, il marketing, la pubblicità, la richiesta del consumatore, per quanto riguarda l’iPhone, l’iPad, l’iPod e altri prodotti della Apple, inclusi ovviamente quelli che sono ritenuti di infrangere i brevetti della Samsung. Schiller interverrà anche per parlare dell’Apple brand, dell’Apple marketing e delle mosse pubblicitarie». Samsung potrebbe avvalersi della testimonianza di Scott Forstall, mentre Schiller compare nelle liste della Apple.

Non sono solo questi, però, i nomi dei testimoni che saranno presenti: Samsung ha deciso di chiamare altri dirigenti della Apple alla seduta, tra cui il Vice Presidente dell’approvvigionamento elettronico Tony Blevins, il VP delle risorse umane Gregory Christie e l’avvocato capo delle IP Bruce Watrous, insieme con Hiroshi Lockheimer, che è il Vice Presidente delle infrastrutture di Google, e infine anche Todd Pendleton, capo marketing della Samsung per le reti americane. Il processo è fissato per marzo e prenderà in analisi anche i più recenti iPhone rilasciati sul mercato, per poter valutare se realmente è configurabile una violazione del brevetto dell’azienda coreana da parte di quella americana. Nel caso in cui la Apple dovesse uscirne sconfitta le conseguenze sarebbero decisamente catastrofiche, perché significherebbe vivere con un’ingiunzione sul mercato non indifferente.

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