Safari crasha sul vostro (vecchio) iPad? Ecco come risolvere!

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Nonostante ogni giorno ci occupiamo delle maggiori novità riguardanti Apple e vi riportiamo le notizie più fresche, ogni tanto dobbiamo pensare anche a chi ha un dispositivo più datato per cui non solo le app e i giochi sono sempre meno compatibili, ma l'utilizzo del dispositivo diventa un susseguirsi di crash.

E a chiudersi improvvisamente non sono tanto le app terze, per cui gli sviluppatori cercano comunque di rimediare, quanto quelle preinstallate, soprattutto App Store seguito a ruota da Safari. Impossibile che Apple non si sia accorta di questo difetto, quasi non volesse risolverlo per spingere gli utenti ad acquistare un nuovo dispositivo; in ogni caso se per App Store non ho una soluzione da proporre, per Safari si può fare qualcosa e visto che la navigazione in internet è uno dei punti focali del dispositivo è sempre meglio di nulla.

Per prima cosa, entriamo nell'app Impostazioni, quindi raggiungiamo la scheda relativa a Safari. Qui potremo cancellare sia i cookies che la cache di Safari: cancelliamoli entrambi ma in particolare la cache, poiché visto che questa contribuisce (poco) a rendere più veloce il caricamento delle pagine web, l'iPad e i suoi soli 256 MB di RAM se è un iPad di prima generazione devono prendere dei dati da internet, altri dalla cache (salvati in locale) e questo causa un utilizzo di memoria più alto del normale provocando il crash.

Gli altri due fattori che possono causare i crash di Safari sono il Javascript ed iCloud. Per quanto riguarda il javascript, questo sicuramente rende le pagine internet più belle da vedere e aggiunge funzioni, ma allo stesso tempo le rende più difficili da caricare richiedendo troppa memoria; il mio consiglio è quello di disattivare il java su Safari (sempre da Impostazioni) ed utilizzarlo da un altro browser; ce ne sono molti alternativi e validi su App Store.

Disattiviamo anche iCloud: le sue funzioni di sincronizzazione dei preferiti e delle pagine aperte sono utili, certo, ma probabilmente non così tanto da giustificare un crash continuo dell'applicazione: meglio “farlo fuori” limitandoci alle funzioni più essenziali ma ad una navigazione tutto sommato accettabile.

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