Riappaiono con il caldo: sono l’incubo di milioni di italiani e pericolosi vettori di malattie | Usa il Bonus Statale per annientarle
L’estate si sta avvicinando ed a causa delle temperature elevate presto bisognerà tornare a convivere con le tanto odiate zanzare che sono pronte a rovinare ogni uscita ed ogni notte estiva.
Per evitare che la propria casa diventi un luogo in cui questi insetti possano proliferare per settimane o mesi è consigliabile usare strumenti che siano capaci di prevenirle o quantomeno allontanarle, lasciandole nell’ambiente esterno.
In commercio esistono diversi dispositivi che dovrebbero agire da deterrenti per zanzare ed insetti come mosche e moscerini, come ad esempio le placchette di veleno da inserire nella spina della corrente, prodotti da spruzzare sui muri di casa o sulla pelle, zampironi e candele, queste soluzioni però rischiano di essere nocive sia per l’ambiente che per altri animali della casa o componenti della famiglia.
Una delle scelte meno invasive e più efficienti consiste nell’installare delle zanzariere alle finestre ed alle porte di casa così da rendere realmente le stanze a prova di zanzare per tutte le estati ed ovviamente per diversi anni. L’acquisto e l’installazione delle zanzariere non sono eccessivamente elevati e forniscono un aiuto in tutti quei casi in cui si ha bisogno di bloccare insetti ma anche polveri presenti nell’aria.
Come se questi vantaggi non bastassero, il Governo ha anche prorogato il Bonus Zanzariere che sarebbe dovuto terminare alla fine del 2022, rendendolo valido fino al 31 Dicembre 2024.
Come ottenere il Bonus Zanzariere 2023 e chi può richiederlo
Una delle principali missioni che l’Italia vuole raggiungere è l’efficientamento energetico degli edifici, così da ottenere un impatto ecologico inferiore rispetto ai valori a cui tutti tradizionalmente sono abituati. Tra gli interventi incentivati durante questi anni son compresi anche le installazioni di sistemi di protezione da insetti e di schermatura solare.
Per rientrare nel bonus le zanzariere devono essere fissate in modo stabile e devono essere regolabili. Presentando tutta la documentazione necessaria all’ENEA si potrà godere di una detrazione in sede di dichiarazione dei redditi che durerà per 10 anni, recuperando così parte dell’importo speso.
L’ENEA, l’Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, si occuperà di verificare le domande e di accettarle ma solo qualora vengano forniti i seguenti documenti:
- scheda con descrizione dell’intervento, codice alfanumerico CPDI, firma del soggetto beneficiario ed email con il codice in questione;
- certificato di un tecnico abilitato
- schede tecniche dei componenti con marcatura CE
- fatture delle spese sostenute
- ricevute dei bonifici