Perché Apple non ha avvisato subito gli utenti dei rallentamenti di iPhone a causa della batteria?

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Lo “scandalo” che ha travolto Apple alla fine dello scorso anno, relativo al peggioramento delle prestazioni degli iPhone legato al deterioramento della batteria ha causato all’azienda una serie di guai, soprattutto dal punto di vista legale. L’azienda, come sappiamo, ha anche ridotto il prezzo per la sostituzione della batteria, dichiarandosi in qualche modo colpevole di quanto era successo, ma diversi stati (tra cui l’Italia, tramite l’AGCM), hanno chiesto spiegazioni sul perché non avessero avvisato subito gli utenti del problema, e abbiano aspettato che fossero dei programmatori indipendenti a scoprirlo.

La risposta dell’azienda non è proprio chiarissima, e soprattutto è piuttosto evasiva.

Infatti, secondo Apple, l’azienda si sarebbe accorta di una serie di problemi di riavvii improvvisi a Gennaio del 2017, su iPhone 6 e iPhone 6 Plus, oltre ad altri modelli. Successivamente, dopo un aggiornamento software (a iOS 10.2.1) i dati diagnostici informavano che il livello di questi crash era improvvisamente sceso; questo perché era stato introdotto il sistema che rallentava gli iPhone in base a quanto la batteria risultava deteriorata.

L’azienda ha segnalato (nelle note di rilascio del software) che iOS 10.2.1 migliorava la gestione energetica durante i picchi di carico di lavoro per impedire improvvisi spegnimenti, una dichiarazione che (secondo loro) avrebbe dovuto essere sufficiente ad informare gli utenti del problema.

L’indicazione non è però troppo chiara, e qualche malpensante l’ha presa come un giro di parole per evitare di descrivere con precisione come funzionasse il nuovo sistema di gestione, per evitare di dover sostituire le batterie a prezzo ridotto. Un sistema che, se non fosse stato per le scoperte di alcuni ricercatori, probabilmente sarebbe proseguito.

Tuttavia, circa un anno dopo (segno che il problema era piuttosto complesso da scoprire!), è saltato fuori il caso, e naturalmente l’azienda è dovuta correre ai ripari come sappiamo, ovvero riducendo il costo di sostituzione delle batterie.

Visto che questo ha portato, tra l’altro, un danno economico non indifferente all’azienda, speriamo solamente che in futuro riesca ad essere più trasparente nei confronti dei suoi clienti.

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