Pagamenti elettronici, il disastro del POS: nuovi limiti e tetto contante peseranno nelle nostre tasche, ecco quanto

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Novità in merito a POS e contanti – iPaddisti.it

Una delle principali battaglie del Governo Meloni consisteva nella lotta ai pagamenti con carte e bancomat i quali, a causa delle loro commissioni, rischiavano di mettere in difficoltà gli esercenti.

Durante la campagna elettorale sono state fatte molte promesse sia sul tetto ai contanti che sui pagamenti tramite POS di piccole somme, durante i mesi però sia l’Europa che gli accordi generali hanno cambiato più volte le carte in tavola.

Una delle più grandi rinunce è di sicuro il limite minimo dei pagamenti eseguibili con il POS, inizialmente stabilito intorno ai 50-60euro, che è stato ampiamente criticato dall’Europa. Allo stesso tempo però la Meloni è riuscita ad aumentare il tetto al limite per le transazioni in contanti dai mille euro previsti per il 2023 a ben 5mila euro.

La principale preoccupazione del Governo riguarda la pesante presenza di banche ed istituti di credito durante i pagamenti che privano gli esercenti ed i professionisti di una parte più o meno consistente dei guadagni legittimi. Sul tavolo di lavoro del Governo è presente da tempo anche la ricerca di una soluzione a questo problema comune, ma sembrano non esserci particolari novità.

L’intento del Governo è quello di azzerare le commissioni per i piccoli importi, inferiori ai 10 euro, e di limitare quelle che son presenti al di sotto dei 30 euro. Un accordo si sarebbe già dovuto trovare entro la fine di Marzo ma le buone notizie sembrano non arrivare.

Come potranno cambiare i pagamenti in futuro

La volontà di trovare un accordo insieme ai circuiti internazionali però è ostacolata soprattutto dal rischio di creare un precedente unico sugli accordi con l’Italia. Questo ha portato a considerare l’idea di coinvolgere solo i circuiti italiani ma questo porterebbe poi ad uno svantaggio importante rispetto ai giganti come Visa e Mastercard.

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A quanto ammontano le commissioni con il POS – iPaddisti.it (fonte: freepik)

Queste due società hanno però già minacciato di rivolgersi all’Antitrust europeo nel momento in cui gli venissero proposte delle condizioni di aggravio unilaterali a favore dell’Italia.

Attualmente le commissioni presenti sui pagamenti dipendono dall’istituto di appartenenza, tuttavia si aggirano sempre intorno allo 0,2% per bancomat e 0,4% per le carte di credito, a cui va aggiunto il costo del POS che prevede una commissione dello 0,3%/0,4%. Sommando i valori si può quindi affermare che i professionisti ed i commercianti perderebbero per ogni transazione circa lo 0,5%/0,8% della somma totale, abbassando il guadagno giornaliero totale.