Open AI quasi alla follia: ora concede la possibilità ad ogni utente di creare una sua AI personalizzata per svolgere il lavoro al posto suo | Basta spaccarti in due

OpenAI- www.iPaddisti.it

La novità Open AI annunciata ufficialmente: adesso tutti potranno creare una AI personalizzata per uso privato o lavorativo

La prima conferenza di OpenAI a San Francisco ha annunciato l’arrivo di un’enorme novità sul campo delle AI che cambierà radicalmente il nostro approccio a chatGPT. Gli sviluppatori hanno infatti dichiarato di trattarsi di un vero e proprio inizio di un capitolo successivo nell’evoluzione delle AI. Stanno arrivando le intelligenze artificiali personalizzate, adattabili alle proprie esigenze e capaci di migliorare l’attività dell’intelligenza artificiale.

Le intelligenze verranno create in base alle nostre necessità, ciò significa che potranno essere settoriali, e create da noi stessi: utenti che andremo poi ad utilizzarle. Questo sarà possibile perché non ci sarà bisogno di un codice da imparare, Open AI permetterà di programmare le AI personalizzate con il semplice linguaggio umano, attività accessibile a tutti quindi.

Come funziona la novità di OpenAI e cosa saranno disponibili a fare queste intelligenze artificiali personalizzate

OpenAI chiama queste versioni personalizzabili di ChatGPT “GPT”. All’interno della “GPT Platform”, disponibile per chiunque utilizzi ChatGPT Plus, la versione premium del chatbot, è stato implementato un tool online che permette di creare queste varianti, senza alcuno sforzo, semplicemente spiegando al tool di che assistente si avrà bisogno. Il proprietario di un piccolo bed and breakfast, ad esempio, potrebbe creare un chatbot che risponda alle domande di chiunque soggiorni lì.

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Tutto ciò è applicabile a qualsiasi contesto: qualsiasi azienda potrebbe avere un aiuto nella gestione dell’assistenza al cliente e l’intelligenza imparerà sempre di più attraverso i primi rodaggi. L’altra novità annunciata al DevDay sarà il lancio a dicembre di una piattaforma chiamata GPT Store, che consentirà agli utenti di condividere con il pubblico i propri chatbot personalizzati. In questo senso sarà possibile vendere le proprie idee creative, intelligenze in grado di adempiere ad alcune mansioni che possono servire anche ad altri utenti e che a loro volta potranno acquistarle invece che crearle, affidandosi a persone più esperte.

Si tratterà di un progetto ad ampio respiro che verrà sviluppato un po’ alla volta, la società intende infatti consentire a sviluppatori certificati di guadagnare dai loro GPT, aprendo un vero e proprio mercato mai esistito prima. Adesso bisognerà essere furbi e iniziare a investire in questo nuovo mondo: è ormai ufficiale, le AI sono il futuro e chi prima capirà come sfruttarle per implementarle al proprio lavoro, riuscirà ad avere la meglio per quanto riguarda le proposte lavorative del futuro.