Nuovo attacco Hacker russo, stavolta sono i Carabinieri a farne le spese: ecco i danni del devastante attacco

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Attacchi da parte di NoName057 – iPaddisti.it

Le attività criminali degli hacker russi continua imperterrita anche contro il nostro Paese nonostante le precauzioni prese dai ministeri e dagli esperti del settore della sicurezza informatica.

Gli attacchi ai siti istituzionali sono cominciati già dallo scorso anno, periodo in cui è cominciata la guerra tra Russia ed Ucraina che ha portato danni non solo all’umanità ed all’economia, ma anche alla sicurezza dei dati sensibili dei Governi.

La guerra infatti non si sta svolgendo solamente tra i due Paesi ma anche tra la Russia e l’Europa, causando danni incredibili in quanto attraverso gli attacchi gli hacker potrebbero entrare in possesso di documenti di rilevante importanza internazionale.

Da inizio anno l’attività criminale del gruppo NoName057, composto da hacker russi, è notevolmente aumentato, soprattutto dal momento che la premier Giorgia Meloni si è incontrata con Volodymyr Zelens’kyj, il Presidente dell’Ucraina, mostrando il pieno supporto dell’Italia nei confronti della nazione colpita dalla guerra. Questo avvenimento ha causato attriti ancora più evidenti che hanno portato i russi a prendere di mira i siti di maggiore interesse per l’Italia.

Tra i più colpiti compaiono soprattutto il Ministero dell’Interno, il Ministero degli Esteri, il Ministero della Difesa, il Ministero del Lavoro, il sito dei Carabinieri, del Consiglio Superiore della Magistratura, quello del gruppo A2A ed anche i siti di alcune banche, tra cui anche Bper, la Banca Popolare dell’Emilia Romagna.

Gli attacchi degli hacker russi non si fermano

Gli attacchi DDoS sono ormai registrati con cadenza quasi giornaliera e gli autori non perdono mai l’occasione di palesarsi al mondo tramite i gruppi Telegram. Gli attacchi DDoS sono piuttosto comuni e consistono nella creazione di un numero incredibilmente alto di richieste effettuate verso un unico sito, causando l’interruzione dei servizi per sovraccarico.

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Attività hacker in Italia – iPaddisti.it (fonte: freepik)

Per prevenire ulteriori danni l’Arma ha deciso di attivare un sistema di difesa che, pur causando problemi agli utenti, riesce a bloccare tutte le richieste che arrivano dall’estero. Tale pratica, chiamata geoblocking, è facilmente confermabile consultando il sito check-host.net, nel quale viene evidenziato come il sito dei Carabinieri sia accessibile solo da IP provenienti dall’Italia.

Nonostante queste precauzioni è molto probabile che il gruppo di hacker NoName057 continui con la sua attività attaccando siti diversi e meno protetti, come quelli delle istituzioni, degli istituti di credito o addirittura delle università, causando danni e scompiglio anche per giorni interi.