Nuova minaccia dallo Spazio, allarme tra gli Scienziati: l’impatto potrebbe essere devastante – Ecco le zone in pericolo

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Satellite in rotta verso la Terra – www.iPaddisti.it

Nuovi detriti sono in rotta verso l’Italia, un satellite di circa 300kg potrebbe presto colpire la nazione proprio in queste ore, ecco cosa consigliano e dichiarano gli scienziati della NASA.

Il satellite, altamente controllato dai monitor della NASA, era in disuso dal 2018 ed ha aiutato per anni nello studio degli eventi che hanno avuto luogo sul sole, permettendo agli esperti di fare nuove incredibili scoperte.

Ciò che presto potrebbe colpire la Terra si chiama Rhessi (Reuven Ramaty High Energy Solar Spectroscopic Imager) ed è un satellite della Nasa che ha cominciato il suo funzionamento nel 2002, quando è stato lanciato nello spazio per carpire quante più informazioni possibili su quel che accade sul sole, così da imparare nuove cose per quanto riguarda i brillamenti solari.

Lo studio dei brillamenti solari è stato essenziale in quanto questi eventi colpiscono direttamente anche il nostro pianeta, causando dei malfunzionamenti non solo alle telecomunicazioni, ai GPS ed alle reti elettriche ma anche agli animali che, a causa delle anomalie al campo della Terra possono rischiare di rimanere storditi anche per diverso tempo.

Grazie a Rhessi la Nasa e l’intero settore scientifico è riuscito ad acquisire informazioni su oltre 100mila eventi di raggi X tuttavia il satellite non risulta più in funzione dal 2018 e quindi è stato previsto il suo rientro.

Quanto è a rischio l’Italia

Secondo gli esperti che stanno controllando i movimenti di Rhessi l’Italia potrebbe essere colpita dai detriti che entreranno nell’atmosfera proprio in queste ore, c’è però da dire che i 300kg del satellite non destano particolari preoccupazioni dato che i resti potrebbero disintegrarsi completamente ancora prima di toccare terra.

detriti sulla terra
Cosa rischia la Terra dall’impatto con i detriti – www.iPaddisti.it (fonte: freepik)

Il ricercatore dell’Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione “Alessandro Faedo” del Cnr ed esperto in dinamica spaziale, Luciano Anselmo, ha spiegato che la caduta è poco significativa in quanto sono eventi che accadono piuttosto di frequente, anche una volta la settimana, e non hanno mai portato a grandi danni. Basti pensare che il razzo cinese di cui si era perso il controllo lo scorso Novembre pesava 25 tonnellate e non era minimamente monitorato.

L’arrivo in Italia è comunque previsto per l’1:00 del 20 Aprile, con un margine di errore di 16 ore, quindi proprio in queste ore si potrebbe assistere a degli eventi particolari nel cielo che però difficilmente saranno visibili. In ogni caso la NASA per trasparenza fornisce costantemente nuove informazioni sulla vicenda.