Nasce lo strumento definitivo per leggere la mente: non sarai più al sicuro da niente | Riusciranno a sapere le tue intenzioni in ogni momento

TAC Cervello
L’intelligenza artificiale riuscirà mai a leggerci nel pensiero? – ipaddisti.it

L’intelligenza artificiale può fare davvero di tutto, e potenzialmente può anche scoprire cosa pensiamo: ecco la ricerca dagli Stati Uniti. Alcuni ricercatori, infatti, hanno allenato l’IA sugli stimoli cerebrali in modo che potesse predire le parole ascoltate o pensate da un individuo. Secondo gli autori, non si tratta della possibilità di leggere nella mente, quanto dell’opportunità di concedere la parola a chi ne è impossibilitato per vari motivi.

Qualche mese fa la società OpenAI ha deciso di tentare una mossa azzardata. Di punto in bianco, infatti, ha deciso di aprire agli utenti di tutto il mondo la possibilità di conversare con il proprio algoritmo di intelligenza artificiale, ChatGPT. Fin dai primi istanti, l’umanità si è comportata come se avesse sperimentato un’epifania.

A livello popolare si sapeva – e si sa tutt’ora- ben poco del livello tecnologico raggiunto dalle grandi aziende del settore. Con ogni probabilità, una percentuale enorme di popolazione non avrebbe mai pensato di sperimentare qualcosa di tanto grande. Invece è accaduto, e da lì si è stimolata la nascita di un dibattito pubblico, corredata da una serie di sviluppi e applicazioni che hanno lasciato il mondo a bocca aperta. Da oltre oceano, più precisamente da Austin, Texas, arrivano alcune notizie sconvolgenti a questo riguardo: è stata sviluppata un’IA in grado di leggere nella mente.

Una risonanza magnetica per predire i pensieri: la ricerca che sbalordisce il mondo

Per il progetto, un ricercatore volontario ha speso oltre 20 ore all’interno del macchinario per la risonanza magnetica funzionale. Il gruppo ha poi utilizzato l’algoritmo open source di OpneAI GPT-1 e l’ha addestrato fornendogli un metodo per predire il linguaggio umano. Il cervello del volontario è stato poi scansionato per studiarne la reazione a determinate parole. In questo modo, i ricercatori sono riusciti a fare in modo che l’IA predicesse quanto stava ascoltando il volontario.

Ragazza Pensierosa
Per ora i risultati parziali fanno credere che ci troviamo ancora abbastanza lontani dal rischio di lettura mentale – ipaddisti.it

In realtà, ripetendo l’esperimento con altri volontari il risultato cambia in maniera grossolana. Un giornalista è stato fatto accomodare all’interno della macchina mentre ascoltava Il Mago di Oz: l’IA non è riuscita a replicare le parole ascoltate. Questo significa che tutto dipende dai dati raccolti tramite risonanza magnetica e utilizzati per l’addestramento. L’intelligenza artificiale, per ora, non può leggere nel pensiero. Ma l’applicazione potrebbe aiutare a parlare alcune persone che, a causa di traumi o malattie, non riescono più a convogliare i loro pensieri all’esterno.