Lo strano caso della guida “rubata” agli utenti di iPaddisti.it

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Questo articolo è molto importante per noi, articolosti ed amministratori di iPaddisti.it. Non vogliamo offendere nessuno, lo premettiamo, ma vogliamo portare a conoscenza di tutti gli utenti fatti spiacevoli che sono avvenuti nei giorni scorsi e che riguardano noi ed un altro, importante, sito molto conosciuto in ambito tecnologico. Non mettiamo il link diretto in modo che chi di dovere sappia, mentre tutti gli altri non abbiano pregiudizi verso altri siti, che come noi svolgono onestamente il loro lavoro (a parte questa volta).

Se seguite ogni giorno, anche tramite social network, il nostro sito, sicuramente avrete letto la guida su come far funzionare Sky Go su iPad jailbroken. La guida è stata scritta da me, in primis, perché mi sono trovato davanti al problema, l’ho risolto in un modo leggermente diverso da come si trovava scritto su internet e ho scritto una guida. La stessa si è rivelata funzionante per alcuni utenti, non funzionante per altri: così gli stessi utenti, che abbiamo ringraziato in un articolo apposito, hanno contribuito tramite i commenti della prima guida (quindi è tutto alla luce del sole) a scrivere una guida che riuscisse a funzionare laddove la precedente falliva, e ci sono riusciti: il risultato è questa nuova guida, descritta come “definitiva” per far funzionare Sky Go su iPad jailbroken.

Qualche giorno dopo, girando per internet, ho trovato la nostra guida su un sito molto conosciuto a tema tecnologia.

Vorrei premettere che non c’è nulla di male a riscrivere guide precedentemente da noi pubblicate su un altro sito, magari testandole e rivedendole in alcuni punti, perché un problema risolto, come in questo caso, è risolto non solo per gli utenti di iPaddisti ma per tutti. Vi chiediamo solo di citare chi per primo le ha scritte: peraltro, questa guida particolare era stata scritta non da un solo articolista ma era frutto di una collaborazione tra utenti, e ri-pubblicarla su un sito senza citare alcuno di questi utenti non è corretto.

Abbiamo pensato semplicemente che ci fosse stato un errore e abbiamo semplicemente chiesto di riconoscere la “paternità” della guida agli utenti di iPaddisti (agli utenti, non specificamente a me, Valerio, in quanto io per stilare la seconda guida ho fatto ben poco).

Il risultato è stata un’aggressione verbale a me personalmente, tramite social network (con frasi che comprendono “NOI l’abbiamo testata”, “Chi lo conosce iPaddisti?”, così da offendere tutti i nostri utenti, oltre a noi, “Non mi piace come ragioni” per aver chiesto di riconoscere ad iPaddisti il merito di aver scritto la guida). Oltre a questo, gli utenti che hanno commentato la guida sul loro sito facendo presente che l’originale era stata scritta da iPaddisti.it si sono visti cancellare prontamente i loro commenti, ad indicare la mancanza di democrazia e di apertura verso qualsiasi tipo di dialogo.

Peraltro abbiamo avuto anche un ulteriore fraintendimento: uno degli utenti che maggiormente ha contribuito alla stesura della nostra guida è stato Giuseppe, che su iPaddisti non aveva indicato il proprio cognome. Sul sito in questione la paternità della guida è stata affidata ad un certo Giuseppe P. che ha segnalato loro la guida e che abbiamo dato per scontato essere il “nostro” Giuseppe. Il problema è che, ed è lo stesso Giuseppe che ce lo dice, si tratta di un caso di omonimia: il “nostro” Giuseppe non vuole divulgare il proprio cognome, ma lo ha rivelato a me tramite mail e posso dire che non inizia per P.

Non sappiamo se “Giuseppe P.” sia un utente arrogante che si è attribuito la paternità della guida o se, semplicemente, non esista e sia uno stratagemma creato dall’altro sito per non attribuire a noi il merito di aver creato la guida stessa.

A tal proposito vogliamo riportare le parole del “nostro” Giuseppe, suo malgrado trovatosi al centro della situazione e protagonista di un grande fraintendimento.

Ho visto solo questa mattina il messaggio pubblicato sul blog a proposito della guida su i******o [l’altro sito in questione]. Purtroppo credo si sia trattato solo di un caso di Omonimia.
Del resto non ho messo il cognome su internet proprio per non essere riconosciuto. Ho provato anche ad accedere sul sito di i*****o per andare a inserire un commento a quell’articolo, dissociandomi ed andando a chiarire pure li, purtroppo al momento il sito non mi risulta raggiungibile. Io non sono una persona che scrive molto su internet, ed i miei interessi sulla tecnologia (seppur molto forti) non sono il mio pane quotidiano. Ipaddisti è stato il primo blog che ho letto quando ho acquistato l’iPad, mio primo e sino ad ora unico prodotto apple. Con questo messaggio volevo spiegare a te, la mia totale estraneità all’accaduto. Spero di poter chiarire anche con Rock [utente fondamentale per la stesura della guida], pur non di meno spero che capisca/capiate che i*****o non ha solo plagiato la guida, ma ha anche usato un piccolo statagemma per seminare zizzania.

Cordiali saluti
Giuseppe

Riteniamo che questo comportamento sia decisamente scorretto da parte di un sito importante e conosciuto come quello in questione. Più volte abbiamo avuto contatti con altri siti anche molto importanti e gli amministratori si sono dimostrati gentili e disponibili: in questo caso, invece, è accaduto tutto il contrario, anche a causa della loro reticenza a qualunque tipo di dialogo con gli utenti, con me e con i nostri amministratori che, ripeto, hanno visto cancellati i propri commenti.

Vorrei solo che gli utenti prendessero atto di questo articolo per farsi un’idea della questione. Ribadendo che l’obiettivo di iPaddisti.it è quello di aiutare gli utenti ad utilizzare il proprio iPad al meglio: se pubblichiamo contenuti originali, vogliamo sia riconosciuto a noi il merito di averli creati, così come se pubblichiamo contenuti ispirati (o addirittura copiati) da altri siti con lo scopo di farli conoscere ai nostri utenti, ne riconosciamo il merito agli autori originali, con un link che inseriamo al termine dell’articolo.

Che cosa ne pensate?

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