La verità dietro la fuga di notizie del jailbreak per iPad 2

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Molti di voi sanno ormai che il tanto atteso jailbreak per iPad 2 è trapelato negli scorsi giorni. Proprio quando l’hacker Comex stava effettuando gli ultimi ritocchi, il PDF esplicativo è trapelato al mondo. Qualcuno ha postato pubblicamente i file del nuovo jailbreak e i link si sono rapidamente sparsi sul web a macchia d’olio.

La verità ascoltata sarebbe che un beta tester fidato avrebbe fatto trapelare i file, tradendo così la fiducia di Comex. Tuttavia si è scoperto che quello che è stato raccontato non corrisponde sul serio alla realtà.

La vera storia riguarda Ryan Lobbins, un informatico di 20 anni dell’Arizona. Lobbins ha utilizzato il suo blog per chiarire le indiscrezioni che lo riguardavano:

Io sarei responsabile della fuga di notizie? Indirettamente, si. Ho causato la fuga intenzionalmente? Non proprio, ho solo incaricato una o due persone di provare i file per vedere se funzionassero. La persona che li ha fatti trapelare è Will Sayer, e lui solo. E’ lui che ha rilasciato i file, mandando le informazioni ai siti di notizie, non io“.

Come si è visto, Lobbins non era un beta tester e non ha mai detto di esserlo. L’intera storia circolata in principio sembra essere stata inventata dalla stessa persona che ha postato i link originali al jailbreak incompiuto.

Stavo giocando con alcuni amici a StarCraft leggendo gli aggiornamento di Comex su Twitter come ogni altra persona che aspetta il jailbreak quando ebbi la folle idea di cercare un sito che aveva menzionato in un tweet precedente”

continua l’informatico.

Durante la ricerca, Lobbins si imbattè nella bannerbomb di Comex per Nintendo Wii, che lo ha portato a credere che quello fosse il sito web dell’hacker. Mentre continuava a cercare tra le directory di quell’indirizzo, notò in una cartella denominata “saffron” (zafferano) che catturò la sua attenzione, ed ecco il nuovo JailbreakMe di Comex.

Voi cosa fareste se capitaste nel sito web che contiene  tutti i dati per il jailbreak che la gente attende da mesi?”

prosegue.

Così Lobbins provò il jailbreak sul suo iPad, ma non funzionò. Fece delle copie dei file per provare con altri dispositivi e caricò tutto sul sito personale prima di andare in vacanza.

Ma la notte del primo luglio la curiosità ebbe la meglio. Aveva tra le mani il nuovo software di jailbreak di Comex, che al momento però non funzionava. Decise di mandare tutti i file a qualcuno che aveva conosciuto tramite un forum iDevice chiamato MultimediaWill.

Con sua sorpresa funzionò. Ben presto il suo iPad aveva installata la celebre icona Cydia. Secondo Lobbins, Will aveva giurato che avrebbe mantenuto i file, ma a giudicare dal caos della mattina successiva aveva evidentemente mentito.

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