La nostra vista ci inganna: ora dalla Scienza arriva la soluzione definitiva | Vedrai il mondo sotto una luce del tutto nuova

Occhio Elettronico
Un occhio artificiale può scattare una foto? – ipaddisti.it

Le macchine fotografiche presto saranno obsolete: riprodotto un sistema che emula la stessa visione di un occhio umano. Lo strumento è frutto di una ricerca effettuata da alcuni scienziati della Pennsylvania State University, che ha portato ad una pubblicazione su Science Advances. Il dispositivo emula in tutto e per tutto il comportamento di un occhio umano collegato a una rete simil-neurale. Le possibili applicazioni spaziano in svariati ambiti.

La passione per la macchina fotografica è qualcosa che coinvolge tantissime persone in giro per il mondo. Dopotutto, riuscire a trasmettere e veicolare emozioni attraverso alcuni scatti riesce a sprigionare il lato creativo e comunicativo in maniera profonda. E se al posto di un obiettivo fotografico ci fosse una replica vera e propria di un occhio?

Al giorno d’oggi, tutti si sentono un po’ fotografi. E potremmo anche aggiungere che la categoria dei professionisti legata a questa attività continua ad essere attaccata dagli sviluppi della tecnologia. Se prima la diffusione di potenti fotocamere e sensori avanzati per gli smartphone ha reso molto più diffusa la pratica del fai-da-te, l’arrivo dell’intelligenza artificiale generativa ha dato il colpo di grazia. Questa, infatti, può produrre immagini semplicemente partendo da alcuni suggerimenti testuali. Ad ogni modo, i fotografi di tutto il mondo rimangono ancorati alla loro passione.

Un obiettivo che acquisisce e restituisce immagini come un occhio umano

Alcuni ricercatori della Pennsylvania State University hanno pensato bene di interrogarsi sul grado massimo di qualità che uno scatto fotografico potrebbe avere. Cosa potrebbe esserci di meglio di un’immagine scattata da un occhio? Per replicare i coni che sono contenuti nei bulbi oculari in grado di assorbire il rosso, il verde e il blu, il team si è avvalso di sensori formati da fotodetettori composti da un materiale particolare. Si tratta della perovskite, la stessa che viene utilizzate per creare i pannelli fotovoltaici.

Macchina Fotografica
La tecnologia potrebbe essere utilizzata anche per riportare la vista a chi l’ha persa – ipaddisti.it

Ovviamente, il sistema di “cattura” della luce di per sé non basta. Nel nostro corpo, infatti, la luce viene elaborata dal nostro cervello. Per replicare questo meccanismo, ovviamente, si è fatto affidamento su un algoritmo neuromorfico. Con questo termine si indica la capacità di questo sistema di emulare in tutto e per tutto il comportamento delle nostre reti neurali. In questa maniera, le immagini possono essere elaborate come se le recepisse un occhio umano. Si tratta della fine delle macchine fotografiche?