Jailbreak di iPad con iOS 9.3.2 e 9.3.3: ecco la nuova procedura

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Per gli appassionati di jailbreak, questa settimana è stata sicuramente molto fruttuosa, perché grazie ad un exploit scoperto dal team Pangu sono già state rese disponibili ben tre diverse modalità per effettuare il jailbreak di iPad.

Una di queste è quella classica, che vi abbiamo spiegato circa una settimana fa e che permette di eseguire il jailbreak con il computer; la seconda è quella via Safari, di cui non metto il link perché tanto Apple l’ha già bloccata.

La terza, che vi spieghiamo oggi, è quella che si basa sull’utilizzo di un programma inglese, Cydia Impactor. Le regole sono le stesse (il jailbreak è semi-tethered e i dispositivi compatibili sono quelli che vanno dall’iPad 4 in poi) ma il procedimento è differente, ed è il seguente.

    • La prima cosa da fare è scaricare il programma Cydia Impactor, nella versione Windows o Mac, quindi l’IPA che permetterà di installare Cydia sul proprio dispositivo.

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    • Colleghiamo quindi l’iPad al computer tramite USB, poi apriamo il programma; assicurandoci che l’iPad sia stato riconosciuto, nella prima riga, trasciniamo l’IPA sulla finestra del programma perché sia riconosciuta anch’essa.

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    • Premiamo il tasto “Ok” nella finestra che apparirà, quindi verranno chiesti l’Apple ID e la Password del nostro account iTunes, necessari per continuare l’installazione; Saurik, che ha creato questo sistema e che si può ormai considerare affidabile, dice che queste infromazioni servono per la certificazione da parte di Apple.

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  • Inizierà così il jailbreak, per cui dovremo aspettare che termini; in caso di errori potrebbe essere necessario iniziare di nuovo la procedura più volte. Quando sarà terminata e sarà andata a buon fine, sull’iPad saranno presenti due app, Pangu e Cydia.
  • Prima di usarle, però, bisogna entrare in Impostazioni, quindi Generali e poi Profili, dove dovremo attivare l’app Pangu; a questo punto potremo premere “Start” per terminare la procedura di jailbreak, che richiederà qualche altro minuto.

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Al termine di quest’ultimo passaggio il dispositivo sarà jailbroken, anche se ogni volta che riavvieremo l’iPhone dovremo ripetere gli ultimi due passaggi per installarlo nuovamente, come succedeva per le altre versioni, perché essenzialmente il jailbreak è lo stesso.

La differenza è che la procedura, in questo modo, è più facile e veloce per cui è consigliata rispetto a quella che vi avevamo proposto la scorsa settimana.

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