iPhone e iPad sono vulnerabili a Meltdown e Spectre, ma non c’è da aver paura

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Le vacanze di natale non sono certo state positive per Apple, a causa di una serie di problemi, diversi tra loro, che hanno interessato molti dispositivi. L’ultimo in ordine cronologico riguarda due vulnerabilità dei processori, soprattutto quelli dei computer ma anche quelli di iPhone e iPad, che si chiamano Meltdown e Spectre.

Si tratta di due vulnerabilità, distinte tra loro, che riguardano al momento la maggior parte dei processori presenti sui dispositivi elettronici, che non sono legati nello specifico ad Apple; tuttavia, sono interessati i processori dei dispositivi mobili Apple tranne quello di Apple Watch, che tuttavia è immune a Meltdown ma non a Spectre.

Per fortuna, queste falle non sono state scoperte dagli hacker ma dai ricercatori, così i malintenzionati non hanno avuto materialmente tempo di sviluppare applicazioni che consentissero di accedere ai dati personali (queste applicazioni avrebbero potuto entrare su App Store, quindi essere installate dagli utenti e fare il loro lavoro senza sospetti, magari travestite da calendari o sveglie) prima che gli sviluppatori possano risolvere il problema.

La falla riguarda qualunque sistema operativo, ma in particolare iOS 10 e iOS 11, per cui verrà lasciata una patch di sicurezza presumibilmente questa settimana, sotto forma di aggiornamento. Un aggiornamento che è importante fare, proprio perché adesso che il problema è pubblico i malintenzionati si metteranno sicuramente a sviluppare applicazioni dannose cercando di fare breccia nei dispositivi dei (tanti) utenti che non effettueranno l’aggiornamento.

Per iOS 11, quindi, il problema sarà risolto a breve, ma questo non si può dire anche per iOS 10, per il quale Apple non ha rilasciato dichiarazioni in merito all’uscita o meno di una patch risolutiva; poiché alcuni dispositivi si fermano ad iOS 10 come versione finale del sistema operativo installabile, sarebbe opportuna una correzione anche in quel senso. Ma sarebbe anche piuttosto dispendiosa per Apple, che probabilmente (come ha già fatto altre volte) lascerà al loro destino e privi di supporto i dispositivi più datati.

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