Instagram e Facebook diventano a pagamento: ecco quanto dovremmo sborsare ogni mese se li vorremmo usare senza limiti | Un abominio per gli utenti

Instagram e Facebook a pagamento – www.iPaddisti.it

Le piattaforme social Instagram e Facebook di Zuckerberg stanno per diventare a pagamento: l’abbonamento dovrà essere pagato da tutti, non solo dagli utenti che lo utilizzano per lavoro 

Instagram e Facebook stanno per diventare a pagamento. La notizia è stata riportata dal Wall Street Journal, ma le prime voci sulla questione erano arrivate già tempo addietro. In questi ultimi anni l’utilizzo dei social network è cambiato. Andando a ritroso, Facebook è stato aperto con l’intenzione di far socializzare le persone, ad oggi i social si vivono con obiettivi differenti. Innanzitutto la divisione creator-spettatore ha portato piattaforme come Instagram e Tik Tok a creare un nuovo modello di interazione, dove tutto gira intorno all’intrattenimento.

L’intrattenimento nella maggior parte dei casi è pubblicitario, ovvero con la scusa di divertire o interessare il pubblico, in realtà si fa pubblicità ai marchi che hanno pagato. Gli utenti invece ‘pagano’ attraverso la propria attenzione che fa monetizzare il creator, e attraverso l’acquisto dei prodotti suggeriti.

Un cambiamento radicale anche nell’influencer marketing quindi. Da questo punto di vista, i social sono diventati i nuovi mass media su cui le aziende puntano per vendere i propri prodotti (come un tempo avveniva più di frequente con la tv). Si pensi che Tik Tok non solo paga le views dei contenuti, ma adesso ha deciso di aprire uno store interno alla sua piattaforma in modo da rendere ancora più facile e intuitivo il passaggio dal video del creator all’acquisto dei prodotti.

La decisione di Zuckerberg di rendere le sue piattaforme social, Instagram e Facebook, a pagamento: chi non vuole la pubblicità deve pagare

In questo periodo di sconvolgimento, Zuckerberg ha deciso che se le persone riescono a far business con le sue piattaforme, allora è il momento di cambiare anche il concetto legato al social: se non vuoi pubblicità devi pagare. Sempre più utenti hanno iniziato a lamentare il fatto che Zuckerberg utilizzasse i dati delle chat degli utenti per proporgli pubblicità ad hoc.

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Meta è stata multata per 390 milioni di euro dal garante irlandese per questo problema: non aveva una base giuridica solida per inviare pubblicità mirate che sfruttavano i dati privati degli utenti. In risposta, l’azienda ha comunicato che chiederà il consenso agli utenti prima di abilitare il targeting pubblicitario, per conformarsi ai nuovi requisiti, altrimenti dovranno pagare un abbonamento mensile o annuale. 

Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, nella fattispecie, l’azienda farebbe pagare circa 10 euro al mese su desktop per un account Facebook o Instagram, e circa 6 euro per ogni account aggiuntivo collegato. Per quanto riguarda poi i dispositivi mobili, il prezzo per un singolo account salirebbe a circa 13 euro, perché Meta terrebbe conto delle commissioni applicate da Apple e Google. Questi prezzi potrebbero essere applicati a tutti, senza alcuna distinzione, se non si dovesse accettare la pubblicità.