Impiegati Apple licenziati per commenti negativi sul brand

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L’ossessione quasi maniacale che Apple ha per il proprio brand e per i propri prodotti è ormai nota a tutti, un’ossessione che in questi anni ha sicuramente contribuito al successo del marchio nonostante il forte periodo di crisi che tutto il mondo sta vivendo.  Stando a quanto riportato da ifoAppleStore.com questa volta Apple però sarebbe andata oltre ledendo la libertà individuale di pensiero e di opinione dei propri impiegati.

Sembrerebbe infatti che chiunque esprima commenti negativi sul brand attraverso Twitter, Facebook, Blog o altri canali rischierebbe seriamente il licenziamento.

Questa è la storia di Crisp, un ex impiegato Apple licenziato dalla società con la motivazione di cattiva condotta grave. Il tribunale che esaminò la vicenda evidenziò che nei regolamenti di Apple per i propri dipendenti era espressamente indicato che commenti negativi sul brand o sui prodotti Apple erano severamente proibiti e che tali avrebbero portato a un danno d’immagine per l’azienda di Cupertino, immagine che ha da sempre vantato i successi ottenuti dall’azienda e quindi di fondamentale importanza.

Sebbene la cosa potrebbe essere argomento di forti discussioni, si deve pensare che lo stesso Steve Jobs ha da sempre vissuto il brand di Apple con un’attenzione maniacale, da sempre ha realizzato i propri Apple Store, i propri prodotti e i propri servizi occupandosene in prima persona con la capacità di prevedere quali fossero state le reazioni dell’utente nell’utilizzo quotidiano, tutto doveva essere perfetto prima di essere immesso sul mercato, nulla doveva essere dato per scontato.

Un commento negativo, espresso anche all’esterno dell’azienda, avrebbe in qualche modo leso questo fenomeno di affetto maniacale che gli utenti hanno da sempre dimostrato nei confronti di Apple danneggiando fortemente il brand.

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