Google ti sfida: se riesci a superare questo test ti bonifica subito $1.000 – Ecco in cosa consiste la sfida

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Google invia bonifici agli utenti – iPaddisti.it

I pagamenti digitali ormai sono una vera e propria realtà, ciò che fino a qualche anno fa veniva considerato quasi impossibile è diventato parte della routine di chiunque.

Pagare con servizi forniti dai Wallet Apple e di Google è semplice e e pratico dato che è sufficiente avere con sé il proprio smartphone per avere accesso ad un mare di beni e servizi ma ciò che più amano gli utenti è di sicuro la formula cashback.

Google tiene così tanto a questa possibilità che ha anche offerto veri e propri pagamenti a chi fosse stato in grado di collaborare con l’azienda per il miglioramento dell’applicazione, ma cos’è il cashback e come funziona? Questo servizio consente agli utenti paganti di ricevere una percentuale calcolata sull’importo pagato presso un negozio convenzionato, online o fisico.

Tramite il cashback si possono acquistare articoli di abbigliamento, viaggi, prodotti elettronici, finanziari o anche semplicemente un pranzo in un ristorante che aderisce all’iniziativa. La sua fama è dovuta soprattutto al fatto che, oltre alla percentuale, spesso si possono godere dei vantaggi e degli sconti offerti dal locale in quanto l’esercente non perde nulla dal proprio guadagno.

Anche Google ormai da tempo offre l’esperienza del cashback ai propri utenti, ciò che è successo negli ultimi giorni però ha letteralmente lasciato senza parole la maggior parte di loro per la sorpresa.

Perché Google ha inviato bonifici in giro per il mondo

La notizia è stata appresa per la prima volta su Twitter e su Reddit, dove decine e decine di utenti si sono riuniti in cerca di chiarimenti, i quali non hanno tardato ad arrivare dato che Google ha subito cercato di chiarire la faccenda, limitando i “danni” come meglio ha potuto.

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Cashback da Google – iPaddisti.it (fonte: freepik)

L’azienda è stata infatti colpita da un bug piuttosto importante che ha consentito l’invio di numerosi rimborsi cashback da parte di un di test denominato “Dogfooding”, un processo di controllo che avrebbe dovuto monitorare i software prima del loro rilascio stabilito dagli sviluppatori. Nonostante Google abbia bloccato il prima possibile l’invio di ulteriori rimborsi, l’azienda ha dichiarato che chi ha già ricevuto i soldi potrà utilizzarli a proprio piacimento.

Gli importi dei cashback ricevuti quindi hanno poco a che fare con le famose campagne con le quali Google premiava chiunque fosse riuscito a trovare bug nel funzionamento delle proprie applicazioni e dei propri servizi, tutto ciò è solo frutto in un errore che l’azienda spera vivamente di non ripetere.