Google Maps, la svolta contro gli autovelox: ecco impostazioni e consigli per non farsi ritirare la patente e pagare un conto salatissimo | Tutto legale così

Come Google Maps riesce ad assicurasi circa i limiti di velocità stabiliti e la presenza di autovelox? Scopriamolo insieme.

Dietro ciò che in apparenza potrebbe sembrare un’operazione davvero semplice, è in realtà molto più elaborato.

Quante volte la famosa app di Google Maps ci ha fatto scampare delle multe salate a causa del mancato rispetto dei limiti di velocità? Proprio per questo, tale app viene sempre più scelta e preferita da un numero sempre maggiore di utenti.

Non è strano, quindi, che improvvisamente alcuni vogliano sapere in che modo una semplice app riesce a prevedere la presenza di autovelox oppure resta aggiornata circa i limiti che risiedono su una determinata strada.

Oggi cercheremo proprio di rispondere a tali domande, comprendendo i vari processi e le autorizzazioni che si celano dietro alla famosa app di navigazione più utilizzata di sempre.

Google Maps, come funziona davvero?

Quando parliamo di limiti di velocità, facciamo riferimento ad una particolare informazione utile in primis per garantire maggiore sicurezza sulle strade. Spesso, riconoscere tali limiti potrebbe risultare difficile a causa di scarsa visibilità o particolari disattenzioni durante la guida. Ma fin qui non vi è nessun problema perché Google Maps riesce a fornire tutti i dati inerenti i limiti di velocità sulle strade impostate nella ricerca. Ma come fa l’app a conoscere i limiti di velocità di tutte le strade del mondo? Alcuni potrebbero dare tutto il merito all’intelligenza artificiale, ma in realtà il processo sembra ancora più complesso di questo. Di certo, la combinazione immagini e intelligenza artificiale è quella giusta e ampiamente utilizzata, ma Google Maps è molto altro, infatti ci si fa riferimento anche ad immagini di Street View e informazioni provenienti da terze parti.

Gli aggiornamenti costanti di Google Maps

Come affermato in precedenza, i processi che si celano dietro il funzionamento di Google Maps sono molteplici e, tra questi, vi è l’importanza di società terze che forniscono dati aggiornati circa la viabilità e i possibili cambiamenti di limiti di velocità. Questo perché i limiti non sono sempre gli stessi, questi possono variare a seconda della presenza di lavori stradali, incidenti e le condizioni di traffico che possono essere mutevoli. Nel momento in cui si verifica un tale cambiamento non è Google a modificare nell’immediato i dati, ma sono i feedback degli utenti oppure partner esterni che accolgono le informazioni stradali e le comunicano al gigante di Mountain View. Insomma, si tratta di un “passaparola” ben riuscito e pensato che riesce in ogni caso ad offrire una mole di dati precisi e giusti, evitando eventuali multe salate.