Gold Rush: Anniversary HD, sui nostri iPad torna la corsa all’oro!

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Come abbiamo già detto in più di un’occasione, i nostri iPad sono diventati, nel corso del tempo, un vero e proprio “contenitore” di giochi del passato. Un gioco esce, su console o PC, tutti ne parlano, poi con il tempo viene dimenticato o magari i supporti moderni non ne consentono la fruizione: così gli sviluppatori, che hanno tutto già pronto, lo migliorano e ce lo propongono su un dispositivo moderno come il nostro.

E stavolta andiamo veramente a scavare nella storia dei videogiochi, con Gold Rush Anniversary, remake di Gold Rush, uscito ben 25 anni fa.

Si tratta di un’avventura grafica, considerando che nel ’90 non erano moltissimi i generi che potevamo giocare, e proprio in virtù delle basse potenzialità tecniche dell’epoca è la trama la parte più interessante dell’intero gioco.

Ambientato a metà ‘800, vestiremo i panni di Jerrod Wilson, che viene chiamato dal fratello tramite una misteriosa lettera in California, nell’epoca piena di sogni della corsa all’oro. Seguiremo così il viaggio di Jerrod, che può essere affrontato in tre vie completamente diverse l’una dall’altra che ci faranno scoprire l’intera America, per giungere tra miniere e cercatori d’oro; il viaggio occupa la prima metà del gioco, ed è sorprendente il dettaglio e la cura nella ricostruzione storica, tanto che vale la pena di rigiocare Gold Rush solo per affrontare il viaggio nelle due strade che non avevamo visto nella prima partita.

La grafica è piacevole e ben realizzata, tridimensionale anche se le schermate sono fisse, così da rispettare lo spirito del gioco originale; il nostro personaggio si muoverà semplicemente toccando il punto che vogliamo raggiungere, e potremo interagire con oggetti e altre persone semplicemente toccandole. In alcuni casi dovremo risolvere degli enigmi, la cui difficoltà non sarà comunque particolarmente elevata.

Il gioco è in lingua inglese, e nonostante i dialoghi non siano molto complessi (passeremo più tempo per le città a capire come agire che non a parlare) è necessaria un po’ di conoscenza della lingua per poter giocare; peccato, perché è presente anche il doppiaggio, ma un po’ di traduzione non avrebbe guastato di certo.

Comunque, un gioco che vale la pena di provare, imperdibile se tanti anni fa avete giocato alla versione originale, ma consigliato anche a tutti coloro che vogliono provare, con qualità grafiche adatte al giorno d’oggi, un gioco che ha fatto la storia.

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