FishBook per iPad: come non farci fregare quando acquistiamo il pesce

[adrotate banner=”1″]

Questo articolo è un po' diverso dal solito, e parla di una cosa di cui mi sto occupando (al di là degli articoli per iPaddisti.it) in quanto veterinario specializzando in ispezione degli alimenti.

Capita molto spesso, infatti, che i venditori di pesce si approfittino dell'ignoranza, ovviamente in senso buono, sul tema pesce da parte della maggior parte di coloro che lo acquistano. Pesce decongelato spacciato per fresco, pesce di una specie poco pregiata spacciato per pesce di specie pregiata: queste sono le pratiche più comuni su cui gli organi di controllo, ovvero Guardia di Finanza, ASL e Capitaneria di Porto, vigilano maggiormente (e fioccano le multe).

C'è però una cosa su cui non possono agire: quando vogliamo fare bella figura per una cena possiamo andare al mercato del pesce e chiedere al venditore un po' di pesce buono. Se costui si rende conto che non ce ne intendiamo, ci rifilerà il peggio. Non gonfiando il prezzo, però, quindi non fa nulla di illegale: semplicemente lascia il pesce migliore a chi se ne intende, che altrimenti si rivolgerebbe ad un altro banco.

Nei meandri di App Store ho trovato così FishBook, un'app utilissima e completamente gratuita, realizzata da associazioni di consumatori, per riconoscere il pesce, non sbagliare specie e soprattutto per sapere qual è la qualità di quello specifico pesce: ci sono pesci ottimi (come le orate) e pesci di bassa qualità (come le salpe).

La realizzazione tecnica dell'app è a dir poco orribile (e tra l'altro non ci sono molte specie), ma essendo un'app gratuita non possiamo aspettarci granché: superato il disordine iniziale, avremo a disposizione una serie di pesci, molluschi e crostacei ognuno con la sua scheda. E le schede sono realizzate benissimo.

Quando andiamo al supermercato/mercato del pesce, se ci viene proposto un acquisto, sarebbe bene cercare il nome di quel pesce sull'app (se non lo trovate, chiedete il nome italiano e non quello regionale: pensate solo che Merluzzo, Nasello, Baccalà e Stoccafisso sono in realtà lo stesso pesce!); per prima cosa guardate la foto, di ottima qualità e corredata di particolari per permettervi di distinguere il pesce dagli altri (colorazione particolare, pinne in più, denti, presenza di chele o meno… L'aragosta non le ha!, altri segni particolari); più in basso troverete le indicazioni da andare a leggere sull'etichetta/cartellino, quindi la qualità delle carni, che dovete conoscere per evitare di acquistare pesce di bassa qualità, anche a costo di spendere meno.

Se acquistate pesce anche saltuariamente, ritengo che questa app non possa mancare sul vostro iPad per cucinare al meglio: è gratuita e non ha acquisti in-app. Assolutamente consigliata.

[app 530511845]

[adrotate banner=”2″]