Crisi di RIM inarrestabile, azienda vale quanto il solo App Store di Apple


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La crisi della Canadese RIM è inarrestabile, l’azienda attualmente vale quanto il solo App Store di Apple. Basandosi sui valori delle azioni rilevate Lunedì da  Brian S. Hall, RIM ha un valore di circa 7,04 miliardi dollari, mentre l’App Store ha un valore di circa 7,08 miliardi dollari.

La crisi di RIM era nell‘aria da diverso tempo, già qualche hanno fa, quando la società ancora andava alla grande, si assisteva a una forte ascesa di Android e iOS e spesso molti sviluppatori facevano notare a RIM che così non poteva andare avanti, i terminali RIM BlackBerry erano forti per quanto riguardava la gestione delle mail (origine del successo di RIM), ma il mondo stava cambiando, le email erano si importanti ma, considerando la forte crescita dei terminali nel mondo consumer, non erano l’unico punto di forza da tenere in considerazione.

Per quel che penso io, RIM deve la sua crisi già dal BlackBerry Storm, il primo terminale RIM BlackBerry che ha aperto le porte verso il mondo consumer, un terminale con le caratteristiche di poter sfondare, purtroppo però sviluppato male e dotato di pochissime applicazioni, per lo più insignificanti e di poco interesse per l’utente consumer.

Già da allora molti utenti consumer che, fiduciosi dell’azienda Canadese, avevano acquistato il BlackBerry Storm, nel giro di pochi mesi affermavano di voler cambiare smartphone, nel frattempo, Android e iOS crescevano sempre di più, facendo molta gola a tutti. RIM, per colmare questp gap, produsse il BlackBerry Storm 2, un’evoluzione del precedente modello ma con le stesse lacune del primo, dando poco risalto agli sviluppatori e in alcuni casi ostacolandoli.

Altro fattore che dal mio punto di vista ha influenzato e non poco la discesa di RIM è il firmware e le politiche di rilascio, Apple rilascia il proprio iOS direttamente e per tutti i dispositivi, mentre Android non rilasciando direttamente il firmware, cura molto il rilascio dei nuovi firmware, RIM invece per ogni rilascio di firmware si appoggia agli operatori telefonici. Ogni firmware RIM BlackBerry deve essere testato dall’operatore e rilasciato da esso, il che porta situazioni del tipo Vodafone UK è più veloce a testare e rilascia con maggior frequesnza, Vodafone Italia testa un firmware su dieci e rilascia in ritardo o non rilascia. Una situazione questa inaccettabile che porta forti problemi agli utenti e agli sviluppatori stessi, un nuovo firmware correge bug o implementa nuove funzioni, perchè gli utenti inglesi, per fare un’esempio, devono godere di questo aggiornamento, mentre gli utenti italiani non possono?

Oggi, Android e iOS sono cresciuti e anche il mondo business inizia a porre interesse verso questi dispositivi, tanto che RIM, nell’arco di un’anno, ha perso diversi utenti affezionatissimi, il tutto aggravato oltremodo dall’enorme blackout dei servizi BlackBerry che ha costretto il CEO di Rim ha scusarsi pubblicamente con tutti gli utenti.

Voi cosa ne pensate, avete mai posseduto uno smartphone RIM BlackBerry? La vostra azienda ha migrato i propri terminali da Rim BlackBerry a Android o iPhone? Diteci la vostra nei commenti.

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