Craft the World: Pocket Edition, controlliamo una tribù di nani in uno strategico stile Minecraft

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Il gioco di cui vi parliamo oggi è un titolo presente su App Store ormai da qualche anno, che personalmente non avevo mai preso in considerazione ma che, ho notato, si trova costantemente nelle prime posizioni delle Classifiche di App Store. Così, un po’ per la stanchezza dell’estate lavorativa (purtroppo), un po’ anche per la curiosità, ho deciso di fare una prova con Craft the World: Pocket Edition.

Si tratta di un titolo che, per prima cosa, riprende a piene mani da titoli come Minecraft e Terraria, nonostante sia sviluppato in due dimensioni. Ovviamente, deve piacere il genere (e io non ne vado matto), ma bisogna dire che il gioco è davvero ben realizzato.

In pratica, si controlla una tribù di nani, il cui scopo essenzialmente è quello di sopravvivere. Quando si inizia, nel gioco non c’è nulla se non la terra, a dovremo iniziare a scavare delle gallerie sotterranee per recuperare i materiali, a volte da combinare tra loro, per costruire un riparo che diventerà sempre migliore.

Man mano che si scava riusciremo ad avere materiali sempre migliori e costruzioni più maestose, di pari passo con l’aumento numerico del nostro gruppo, che dovremo far progredire nel mondo di gioco ma anche su altri pianeti, che si sbloccheranno mano a mano e che hanno condizioni di base diverse dal primo.

La notte, poi, arriveranno dei nemici, che dovremo combattere con le armi a disposizione oppure proteggendo l’edificio o gli edifici che abbiamo creato, così che il gioco si trasforma praticamente in un Tower Defense, che però abbraccia tutta la vita dei piccoli protegonisti che ci troviamo a controllare.

Gli obiettivi non sono semplici da raggiungere, richiedono ragionamento (non è Candy Crush, insomma) e soprattutto non sono presenti acquisti in-app di alcun tipo, così che con cinque euro ci portiamo a casa un ottimo gioco completo.

E se la qualità del gioco è questa, possiamo ritenerci fortunati di riuscire ancora, nel 2016, a trovare giochi così carini e divertenti da giocare anche in un mercato ormai saturo di acquisti in-app come quello che è diventato, ormai, App Store.

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