Conto corrente in rosso, non sai che guaio stai combinando: “Non puoi chiedere più prestiti”

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Cosa succede con il conto in rosso – www.iPaddisti.it

Quando si apre un conto in banca non sempre si tiene conto di tutte le variabili che potrebbero accadere durante la propria vita, cosa che porta ad una lettura poco attenta del contratto proposto dalla banca.

Con l’attuale crisi economica sempre più persone rischiano di finire i soldi del proprio conto senza nemmeno accorgersene, arrivando purtroppo a fine mese spesso in negativo. Questa situazione viene chiamata rosso di conto corrente e può portare molti guai.

Secondo le statistiche, le famiglie che hanno un reddito basso e sono più in difficoltà riescono ad avere una media di 2200 euro sul conto corrente, importo che facilmente può essere superato a causa di imprevisti, guasti o tasse da pagare. Ma cosa succede se si finisce per avere il conto in rosso?

Quando un correntista spende più di quanto dovrebbe, sia volontariamente che involontariamente, finisce con un debito nei confronti della banca che, seppur piccolo, dovrà essere restituito il prima possibile in quanto sulla somma vengono calcolati interessi passivi anche molto elevati e che graveranno ulteriormente sulle tasche della famiglia.

Non restituire in tempo la somma del debito e gli interessi aggiunti può portare a conseguenze parecchio gravi per il proprietario del conto, il quale potrebbe essere segnalato come cattivo pagatore e quindi avere molta più difficoltà nel richiedere prestiti, mutui e finanziamenti, anche presso altri istituti.

Conto in rosso, quando avviene e cosa comporta per il risparmiatore

Esistono due tipologie di conto in rosso, molto diverse tra loro. Con il rosso di conto corrente autorizzato il correntista può andare sotto 0 della disponibilità entro un certo limite, usufruendo dello “scoperto di conto” e pagando in maniera molto più flessibile e comoda l’importo che porterà in positivo il conto corrente, ovviamente compresi gli interessi.

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Conto in rosso, scoperto autorizzato e non autorizzato – www.iPaddisti.it (fonte: freepik)

Nel caso più rischioso, definito come “rosso di conto corrente non autorizzato” il correntista non ha diritto di oltrepassare lo zero del proprio conto e nel caso avvenga la banca si riserverà di addebitare ulteriori interessi maggiorati, bloccando anche l’addebito diretto di finanziamenti o bollette, che dovranno essere pagate con metodi alternativi.

Quando si supera la disponibilità sul proprio conto per un certo periodo di tempo, andando in rosso di oltre 100 euro per più di 90 giorni, la banca può segnalare la persona alla Centrale Rischi, impedendogli di poter richiedere con facilità nuovi prestiti.