Cina, Apple a lavoro per migliorare le condizioni in fabbrica

Apple-suppliers-world-map-570x259

[adrotate banner=”1″]

Dall’arrivo di Tim Cook alla presidenza della Apple le azioni umanitarie e anche di consulenza lavorativa in Cina sono migliorate tantissimo. Il nuovo CEO ha compiuto diversi viaggi verso il Paese dove tutti gli iDevice vengono prodotti, nelle fabbriche della Foxconn: le vicende legate a quest’ultima azienda sono oramai note, comprese le problematiche del lavoro dei cinesi, che non rappresentano, al mondo, il popolo più agiato per quanto riguarda l’aspetto lavorativo. Per cercare di migliorarne le condizioni, se tempo addietro Cook aveva già avviato un investimento per migliorare le infrastrutture d’accoglienza dell’azienda, ora Apple ha creato un consultivo formato da otto professori provenienti dalle migliori Università degli Stati Uniti per fornire delle linee guida e migliorare le condizioni dei lavoratori cinesi.

Il Programma di responsabilità dei fornitori, già esistente, verrà quindi migliorato e reso maggiormente performante. I docenti si preoccuperanno di realizzare dei consigli umanitari e professionali per potenziare l’infrastruttura lavoratrice dei dipendenti. Dal benessere dei lavoratori, d’altronde, passa anche il successo dell’azienda Apple, che punta all’avere degli iDevice costruiti con più attenzione e meticolosità: caratteristiche che possono nascere esclusivamente da una condizione di lavoro sicura ed eticamente corretta. A guidare il gruppo sarà il professor Richard Locke della Brown University e del Watson Institute già al lavoro da sei mesi con la Apple per migliorare e raccomandare situazioni politiche migliori.

L’intero comitato punta a proporre delle soluzioni organizzative importanti per migliorare le condizioni di milioni di dipendenti cinesi coinvolti nei vari stabilimenti che la Apple ha in Cina. I primi punti da sviluppare partono dalle paghe adeguate, orari di lavoro nella norma e soprattutto un miglioramento dell’ambiente, che possa diventare ancora più sicuro e appagante per chi ci lavora all’interno. Dalla Cina, poi, il progetto si sposterà altrove cercando di abbracciare tutti gli stabilimenti Apple segnalati nella mappa posta in apertura.

[adrotate banner=”2″]

[Via]