Banche in allarme: attacco hacker senza precedenti mettono a rischio i nostri soldi | Siamo ancora in pericolo

hacker banca
Hacker distruggono la sicurezza di una banca – www.iPaddisti.it

La banca è considerata da tutti una delle istituzioni più sicure al mondo, il patrimonio contenuto al suo interno infatti corrisponde ad una ricchezza indiscutibile, tuttavia gli hacker sanno che non esistono attacchi impossibili.

Con l’avvento delle banche digitali e delle operazioni effettuate a livello virtuale infatti sempre più persone si sono rese conto che perdere tutti i propri risparmi è più semplice di quanto si pensi, soprattutto se si casca nelle grinfie dei malintenzionati.

La maggior parte delle sottrazioni di denaro e di frodi infatti avviene tramite le tecniche di phishing, sempre più spesso efficaci e difficili da individuare tra le numerose comunicazioni e notifiche delle banche reali.

I dati dell’FBI evidenziano come solo negli Stati Uniti nel 2022 siano stati effettuati 790mila tentativi di frode tramite questa tecnica, un aumento registrato (rispetto ai dati del 2019) del 70% e che ha portato a ben 40 miliardi di dollari di perdite.

Nonostante ciò però, una notizia che ha fatto tremare tutti i correntisti riguarda l’attacco hacker che ha colpito la banca più grande del mondo, la filiale americana della Industrial and Commercial Bank of China (Icbc), che recentemente ha subito un colpo così devastante da dover ricorrere a delle soluzioni emergenziali al fine di evitare danni ancora più critici.

Hacker attaccano la banca, ecco cosa succede ora

I criminali informatici sono riusciti con il loro lavoro ad interrompere la transazione nel mercato del Tesoro Usa al fine di richiedere un riscatto dalle cifre stellari. Per rispondere e tenere al sicuro tutti i dati, la banca è stata costretta a interrompere ogni operazione sui propri sistemi, così da poter indagare per identificare chi ci sia a capo dell’operazione.

banca hackerata
Banca cinese hackerata – www.iPaddisti.it

Da quanto è stato riportato anche dal portavoce della banca Wang Wenbin, questo ultimo attacco non è l’unico a cui la banca ha dovuto far fronte, infatti generalmente i criminali riescono a rubare i dati sensibili dei clienti al fine di chiedere un riscatto per effettuare lo sblocco del credito. Secondo le indagini tutto ciò potrebbe essere frutto della mano della banda nota come Lockbit.

Fortunatamente le funzioni normali della banca sono state effettuate tutte in locale, tornando all’utilizzo delle ormai obsolete chiavette USB per comunicare ogni informazione con i propri clienti, evitando così di correre rischi inutili e potenzialmente tragici per l’istituto di credito. In un comunicato Wenbin ha dichiarato che: “Icbc ha monitorato da vicino la vicenda e ha fatto del suo meglio nella risposta alle emergenze e nella comunicazione alle autorità di supervisione”.