Apple Watch potrebbe integrare in futuro una SIM virtuale come iPad

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Gli ultimi modelli di iPad hanno integrato all’interno, in versione Wi-Fi+Mobile, un componente che non tutti conoscono: si tratta di una SIM virtuale, chip che funziona come una SIM telefonica a cui siamo abituati, ma che è fisso, non removibile come le normali SIM.

Gli operatori telefonici in teoria potrebbero sfruttare queste SIM per offrire proposte simili a quelle attualmente offerte sulle SIM tradizionali, ma non lo stanno facendo presumibilmente per una questione economica.

La notizia interessante, relativa a questo componente, riguarda però Apple Watch che, nella terza generazione (che sarà presentata presumibilmente a Settembre) potrebbe integrare a sua volta questo tipo di SIM, rendendolo di fatto un dispositivo completamente indipendente da iPhone, come è attualmente.

Questa SIM potrebbe aprire la strada (non essendoci alternative) anche all’utilizzo delle SIM virtuali su iPad e su altri dispositivi.

Stando ai rumor trapelati in questi giorni, la SIM non sarà fisica per motivi di spazio nel dispositivo, ma permetterà di sfruttare la connessione mobile direttamente dall’orologio; non consentirà, invece, di effettuare chiamate vocali (come le SIM che attualmente sono su iPad, del resto), funzione per la quale sarà comunque necessario un iPhone collegato via Bluetooth.

La presenza di una SIM sull’orologio, paradossalmente, apre tutta una serie di possibilità per il dispositivo Apple, che potrebbe diventare qualcosa a sé stante rispetto agli iPhone e agli iPad: come mostra questa (ironica) immagine, le funzioni di Apple Watch potrebbero essere molto più utili di quanto non siano oggi.

Tra le idee, la possibilità che il Watch sia un dispositivo di emergenza che segue sempre la nostra posizione anche senza iPhone; la possibilità di ricevere notifiche personalizzate in qualunque momento, magari le notifiche di iPhone quando questo si trova lontano; potrebbe interagire con dispositivi esterni (TV o altri apparecchi domotici) quando non abbiamo il telefono con noi, e in generale tutte quelle cose che adesso fa solo se c’è un iPhone nei paraggi.

Il problema è che Apple, probabilmente, non attiverà queste funzioni sull’orologio, almeno non nell’immediato perché il suo scopo (semplicemente) è quello di vendere iPhone, non orologi. Un dispositivo “troppo libero” potrebbe infatti cannibalizzarne (anche se non tantissimo, viste le differenze) le vendite.

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