Apple Watch ed effetto alone: come l’orologio potrebbe far levitare le vendite dei prodotti Apple

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Tutti noi abbiamo seguito la “storia” del nuovo Apple Watch, a partire dai rumor che si susseguono ormai da vari anni, per poi passare alla presentazione dello scorso Settembre, quindi all'evento ad esso dedicato di qualche settimana fa.

L'Apple Watch è un dispositivo per molti di noi inutile; cioè è carino, ha delle funzioni utili, ma alla fine vivevamo bene anche senza; nessuno ne sentiva la mancanza, insomma.

E invece, adesso, tutti sono incuriositi da questo dispositivo. Sarà perché con l'aggiornamento di iOS 8.2 è comparsa l'app Apple Watch nelle springboard (e un iPhone senza Apple Watch senbra “monco”), oppure sarà perché, semplicemente, è un nuovo prodotto Apple.

Fatto sta che uno dei punti critici di questo nuovo dispositivo è il prezzo, visto che il modello più economico costa quanto un iPad Air, al momento. E con un iPad Air si possono fare molte più cose che con un orologio peraltro dipendente da un iPhone per funzionare.

Per quanto riguarda il modello più costoso, invece, si sfiorano i 10.000 dollari: chi li spenderà per un software uguale identico allo stesso orologio da 400 euro?

Non sono uno psicologo, ma cerco di interessarmi ai meccanismi psicologici applicati al marketing: in questo caso, Apple potrebbe aver pensato per il suo nuovo prodotto all'effetto alone, un meccanismo della nostra mente che ci fa percepire più qualità di cui non abbiamo nessuna prova quando un prodotto, o un prodotto della stessa marca, ha una sola, certa, qualità.

Un esempio semplice: quanti di voi hanno mai guidato una Ferrari? Pochi, probabilmente. Però è un'auto bella, e la sua bellezza ci fa percepire qualità (come l'ottima capacità di guida, la comodità) di cui non abbiamo nessuna prova perché non ci siamo mai saliti.

Lo stesso vale per il nuovo Apple Watch: i modelli più costosi, probabilmente, non sono prodotti mirati al guadagno diretto (sono troppo costosi per la maggior parte degli utenti) ma al guadagno indiretto, sfruttando proprio questo effetto.

Se Apple produce un dispositivo che costa 10.000 euro, la nostra mente inconsciamente penserà che il prodotto è di qualità (a parte il materiale, la componentistica del modello Edition è uguale al modello Sport, quindi questa teoria può essere facilmente smontata; in più è stato calcolato che il valore dell'oro, in base al peso, è di circa 700 euro: l'Apple Watch sarebbe quindi dovuto costare 1000-1500 euro, non di più) e vedrà altri prodotti come gli iPhone, gli iPad, i Mac, dorati anche quelli, come prodotti di alta qualità senza averne la certezza materiale, magari senza averne mai provato uno.

Chiaramente questa strategia è rivolta a chi non ha mai avuto un dispositivo Apple, perché gli altri sono in grado di valutare meglio, ma è bene anche solo ipotizzare che Apple cerchi di sfruttare questa strategia, e conoscere l'effetto alone.

In questo modo, quando parlate di questo prodotto o anche, semplicemente, andate in un Apple Store per provarlo, potrete guardare il dispositivo con occhi diversi e più “obiettivi” rispetto a quanto Apple vorrebbe che faceste, così da prendere le vostre decisioni sull'acquisto in modo più consapevole.

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