Apple estende iBooks Textbooks e iTunes U Course Manager ad Asia, Europa e Sud America

ibooks textbooks

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Apple ha appena rilasciato un comunicato stampa in cui si annuncia la disponibilità dei suoi strumenti educativi per iPad, iBooks Textbooks e iTunes U Course Manager, a nuovi paesi dell’Asia, dell’Europa e dell’America Latina. Per la precisione, a partire da 22 gennaio, gli stati che hanno accesso ai due servizi salgono rispettivamente a 51 e a 70. Nel comunicato stampa la società di Cupertino ha anche condiviso alcune statistiche sulla crescita di iBooks Textbooks, che ora copre il 100% del curriculum di base delle scuole superiori degli Stati Uniti.

“I contenuti e gli strumenti disponibili per iPad forniscono agli insegnanti nuovi modi per personalizzare l’insegnamento come mai prima d’ora” ha affermato Eddy Cue, senior vice president della divisione Internet Software and Services della Apple. “Non vediamo l’ora di vedere come in molti altri paesi i docenti creeranno il loro piano di lezioni con libri di testo interattivi, applicazioni e contenuti digitali”.

Alcuni dei più grandi paesi che, a partire da oggi, hanno accesso ai servizi iBooks Textbooks e iTunes U Course Manager sono Brasile, Russia, Thailandia, Malesia e, fortunatamente, Italia.

La società di Cupertino ha introdotto i suoi “libri di testo” digitali nel gennaio 2012, dopo aver collaborato con numerosi editori al fine di realizzare libri di testo interattivi, sfruttando una nuova versione del tool iBooks Author. Nel comunicato in questione, la società di Cupertino ha affermato con orgoglio che iBooks contiene al momento oltre 25000 titoli educativi, che coprono “il 100% del curriculum di base delle scuole superiori statunitensi e il curriculum di base del General Certificate of Secondary Education britannico”.

iTunes U Course Manager, invece, è un servizio che permette agli insegnati di creare corsi di studio altamente personalizzati e all’avanguardia, che vengono distribuiti attraverso iTunes U.

Entrambe le funzionalità potrebbero risultare decisive per l’ammodernamento del sistema scolastico italiano, che nel 2014 appare troppo obsoleto se paragonato con i più efficaci modelli d’oltreoceano.

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