Allerta Meteo: con la nuova “IA delle onde anomale” sapremo con certezza quandoi prossimi “mostri marittimi” si abbatteranno | Ecco come ci riesce

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Onde rintracciate dall’AI – www.iPaddisti.it

L’AI negli ultimi anni ha fatto passi da gigante in ogni ambito scientifico. Non solo ora è più semplice prevedere le malattie future delle persone, ma è anche possibile scoprire quali eventi metereologici arriveranno nel prossimo futuro.

Grazie all’incredibile capacità di calcolo e all’infinito spazio in memoria, le intelligenze artificiali riescono ad assorbire un numero spropositato di documenti, informazioni e dati storici, creando dei modelli piuttosto affidabili su ciò che circonda le persone e ciò che gli potrebbe accadere.

Ultimamente, oltre alla possibilità di prevedere maltempo e piogge abbondanti, i ricercatori hanno reso l’AI capace di conoscere quando verrà a formarsi un’onda anomala che potrebbe presto trasformarsi in un devastante tsunami.

Questa funzione è perfetta non solo per riuscire ad avvertire i cittadini, ma anche per creare dei piani di evacuazione più efficienti e coordinati. L’intelligenza artificiale in questo ha usato i dati delle onde registrate per un periodo totale di  700 anni e sembrerebbe essere capace di calcolare con accuratezza il momento preciso in cui se ne formerà una sulla Terra.

Le onde anomale previste dall’AI vengono definite dal National Geographic come delle onde il doppio più grandi delle altezze medie delle altre onde nella zona.

Come riconoscere le onde anomale e quali sono i vantaggi di questo strumento

Poiché le onde anomale sono note per disabilitare le piattaforme petrolifere, distruggere navi e scafi, riuscire a prevederle potrebbe non solo salvare vite, ma anche far risparmiare molti soldi.

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Onda anomala registrata grazie all’AI – www.iPaddisti.it

Johannes Gemmrich è uno dei ricercatori dello studio, che fa parte dell‘Università di Victoria in Canada, ha dichiarato in un comunicato che: “La nostra analisi dimostra che le onde anomale si verificano tutto il tempo, infatti abbiamo registrato 100.000 onde nel nostro set di dati che possono essere definite come anomale, ciò equivale a una mostruosa onda che si verifica ogni giorno in una posizione casuale dell’oceano”.

Fortunatamente però le onde di questo tipo non sono necessariamente composte da onde giganti. L’ultima onda gigante registrata risale al 1933 ed era di ben 35 metri, successivamente però le testimonianze hanno riportato onde ben più moderate, come quella da 25 metri del 2005 comunicata dalla nave da crociera Norwegian Dawn, che si è ritrovata con lo scafo completamente danneggiato. Come riferito dalla NOAA poi, le onde di questo genere con la nuova tecnologia non dovrebbero più essere un problema in quanto le navi sono in grado di prevederle e quindi di evitarle cambiando rotta in maniera automatica.