Allarme per la Terra: nuovi rilevamenti spaziali mostranno minaccia colossale per Umanità | “Questa volta è enorme”

Allarme per la Terra – www.iPaddisti.it

Una nuova minaccia incombe sulla Terra, il problema è radicato nell’inquinamento: i danni continuano ad ampliarsi, diventerà il pianeta più inospitale se non invertiamo il senso di marcia 

I ragazzi scioperano in piazza per lanciare l’allarme: la Terra è in grave pericolo e non si tratta di allarmismo dei notiziari, è un dato scientificamente provato e i nuovi rilevamenti spaziali non fanno altro che mostrare l’acutizzazione del problema.

La causa rimane l’eccessivo inquinamento: dalle crisi climatiche ai disastri ambientali, fino all’estinzione di diverse specie animali, c’è un disagio radicale che pian piano porterà sempre più problemi a qualsiasi forma vivente, anche all’umanità.

L’inquinamento distrugge l’atmosfera ed è così che aumentano i melanomi e i pericoli dell’esposizione solare: non abbiamo più schermo. Secondo gli ultimi rilevamenti di un recente rapporto dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), il buco nell’ozono sopra l’Antartide è diventato il più grande mai registrato prima.

Il più grande buco nell’ozono mai visto prima: i nuovi rilevamenti spaziali sono una minaccia per tutti, nessuno escluso

A  identificarne le dimensioni il satellite Copernicus Sentinel-5P. Secondo le osservazioni degli scienziati, sarebbe diventato uno dei più imponenti buchi nell’ozono mai registrati nella storia. Una superficie incredibile di 26milioni di km quadrati. Una grandezza equivalente a circa tre volte le dimensioni del Brasile. Secondo Antje Inness, scienziata senior, il buco dell’ozono del 2023 è cresciuto molto più rapidamente da metà agosto, raggiungendo una dimensione straordinaria mai registrata prima.

Buco nell’ozono – www.iPaddisti.it

A quanto pare, scientificamente parlando, le dimensioni della voragine sono correlate alla forza del vento nell’Antartide, a cui si aggiunge la differenza di temperatura tra le regioni polari e temperate e la rotazione terrestre. Tra le concause anche l’eruzione del vulcano Hunga Tonga-Hunga Ha’apai nel gennaio 2022 potrebbe aver contribuito a questo fenomeno.

Una buona notizia nella tragedia sta nel fatto che secondo gli scienziati ci sarà un’inversione entro il 2050, un graduale ripristino dovrà almeno rimpicciolire l’apertura, ma ciò non è di certo un buon motivo per abbassare la guardia: i rilevamenti spaziali saranno continui per monitorare l’eventuale disastro atmosferico.

Cos’è il buco nell’ozono e quali sono i rischi per l’essere umano

Per chi non avesse chiara la situazione, il buco dell’ozono consiste nella riduzione dello spessore dello strato di ozono nell’atmosfera terrestre, ovvero della fascia che ci protegge dai raggi ultravioletti. Tra le conseguenze dell’effetto serra, l’assottigliamento dello strato di ozono è causato proprio dal nostro inquinamento.

A partire dalla seconda metà del Novecento, lo strato si è progressivamente assottigliato a causa del rilascio nell’atmosfera di sostanze inquinanti, ma l’ozono è fondamentale per la nostra sopravvivenza in quanto assorbe quasi tutte le dannose radiazioni ultraviolette. Il buco dell’ozono può avere quindi effetti deleteri su tutta la vita presente sulla Terra.