Allarme IBAN Swap: ecco la nuova truffa che in un attimo ti ripulisce di tutto | Proteggiti in questo modo prima che sia troppo tardi

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Truffa online colpisce le banche – www.iPaddisti.it

Le truffe che ogni anno mettono a rischio i risparmi dei cittadini diventano di volta in volta più efficienti e difficili da individuare.

Questa volta però, l’attacco phishing sembra essere più aggressivo del solito, infatti sono già migliaia le persone che sono cascate nel tranello della nuova trappola.

Una delle tecniche utilizzate dai cyberciminali per appropriarsi del contenuto dei conti bancari altrui viene chiamata phishing, e consiste nell’ingannare le vittime utilizzando il rapporto di fiducia instaurato tra un ente, un istituto di credito o un mittente affidabile, e il proprio cliente.

Secondo le statistiche il phishing risulta essere molto più facile da attuare da parte dei criminali, i quali non devono più andare ad interagire direttamente con i malcapitati né di persona, come si faceva ai tempi dei falsi rappresentanti, né telefonicamente, come avveniva con i falsi consulenti o direttori di banca.

L’automatizzazione delle operazioni e lo sviluppo digitale ha infatti portato a un grande passo in avanti nella gestione delle proprie finanze, tuttavia chi ancora non è particolarmente pratico del mondo del web, o delle applicazioni, può andare incontro a rischi molto seri.

Truffa dell’IBAN, come funziona e come difendersi

Tra le ultime denunce risulta prevalente ad esempio un tipo di attacco che è stato rinominato “la truffa dell’IBAN Swap“, nella quale i cybercriminali inviano in massa ad un numero elevato di contatti e-mail o telefonici dei messaggi davvero inquietanti riguardo i conti correnti. La scusa utilizzata in questo caso ricade su una finta fattura da pagare, tuttavia questa potrebbe cambiare per evitare di far insospettire ulteriormente le vittime.

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Truffa online – www.iPaddisti.it

Il vero rischio di questa truffa riguarda l’excel da scaricare presente nel messaggio, spesso disponibile anche tramite link, che porta all’installazione di un malware all’insaputa del proprietario del dispositivo. Grazie a questo malware, attivabile sin dalla sua installazione, gli hacker riescono a monitorare ogni attività dell’utente, tra cui la digitazione delle credenziali e i dati sensibili del conto bancario.

Oltre a ciò, le vittime vengono indirizzate verso la compilazione della fattura, tuttavia l’IBAN di destinazione viene scambiato repentinamente durante la transazione, accreditando i risparmi verso un conto diverso. Per evitare di cadere in questi tranelli è importante tenere sempre aggiornati i sistemi antivirus e antimalware. In più è essenziale assicurarsi che il mittente delle comunicazioni sia reale, evitando così di fornire informazioni private ai cyber criminali sempre più agguerriti.